Vandalizzato a Trapani il murales dedicato a Francesca Morvillo
Vandalizzato il murales che si trova nel cuore del Rione Sant’Alberto, a Trapani, dedicato a Francesca Morvillo, magistrata e moglie di Giovanni Falcone – vittima nello stesso attentato mafioso che uccise il marito il 23 maggio 1992. Ignoti lo hanno imbrattato con frasi vergognose.
Non è purtroppo la prima volta che viene imbrattato con frasi ingiuriose il murales dedicato a Francesca Morvillo. Il 18 maggio del 2019 infatti a pochi giorni dall’anniversario della strage di Capaci ancora una volta ignoti nottetempo sfregiarono il volto di Francesca Morvillo.
Pochi tratti di vernice nera sul viso, una parola e un simbolo offensivi e poi un ultima parola quasi di scherno. Così era stato imbrattato quel murales dedicato al magistrato Francesca Morvillo. A denunciare l’episodio era il Comitato di quartiere che ha contribuito alla sua realizzazione.
“Il murales è stato fortemente voluto dal nostro comitato e dall’Amministrazione Comunale per dare anche un pò di colore, dignità e senso civico al quartiere – aveva sottolineato in quella occasione il comitato di quartiere – la piazza, il giorno 24 sarà intitolata a Francesca Morvillo, come simbolo delle mamme del quartiere, per commemorare questa donna che si è impegnata per la difesa dei minori”.
Il murales non era stato ancora concluso e l’autore, Alessandro Gandolfo, aveva aggiunto una frase in dialetto a indicarlo: “Picciotti virite che sto murale è da finire, don’t touch please”. A cui gli autori del gesto hanno aggiunto un emblematico“ops”.