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Van der Poel, la Milano-Sanremo è sua.

L’olandese stacca tutti sul Poggio e mantiene il vantaggio fino all’arrivo. Filippo vince la volata per il 2° posto davanti a Van Aert e Pogacar.

Il capolavoro arriva nello stesso giorno di nonno Raymond Poulidor, re della Sanremo in via Roma sabato 18 marzo 1961. Mathieu Van der Poel è il talento più puro di questa generazione, il campione che a 28 anni dopo due Giri delle Fiandre e cinque Mondiali di ciclocross centra la Classicissima di primavera, e costruisce il trionfo con due azioni pazzesche. Sul Poggio parte a 500 metri dallo scollinamento, poco dopo la zona dei serbatoi, con grande furbizia: perché in testa c’è Pogacar che aveva appena accelerato ancora una volta, e quindi non poteva rispondere. E non poteva farlo un gigantesco Ganna che era a ruota dello sloveno. E poi la discesa, perché Van der Poel ha una grande passione che si chiama motocross.Più di una volta, l’olandese ha spiegato come le giornate in sella alla sua moto, sui sentieri sterrati del Belgio, lo aiutassero a migliorare la guidabilità per il ciclocross

La discesa del Poggio è una delle più difficili del circuito mondiale: qui l’abilità conta, e Van der Poel si allunga sulla bici all’indietro per spostare il peso sulla ruota posteriore e limitare al massimo l’uso dei freni. Guadagnare 8” in questa picchiata vuol dire essere un fenomeno, e la cosa più bella è che gli viene tutto naturale, non dà mai l’idea di essere al limite, perché i suoi limiti sono quelli che gli avversari non possono raggiungere. E così il nipote di Poulidor a 28 anni dà un’altra lezione al mondo. Il 5 febbraio il quinto Mondiale di ciclocross davanti al rivale storico Van Aert, oggi la sua terza classica Monumento, dopo essere stato terzo nel 2022. In carriera ha conquistato le classiche del pavé e la Strade Bianche, l’Amstel e la Freccia del Brabante. Questa era la sua quarta partecipazione alla Sanremo: 13° nel 2020, 5° nel 2021, 3° nel 2022 e oggi in trionfo. Van der Poel è il campione idolo dei giovani, che gioca con la bici e passa dal ciclocross alla strada e alla mountain bike, è un testimonial mondiale della piattaforma Zwift degli Esport, è nato per vincere. Sin da ragazzino, non conosce la parola sconfitta. Van Aert, terzo come nel 2021, è scurissimo in volto, non può festeggiare. Tadej Pogacar, quarto, voleva salire su questo podio ed è invece il grande sconfitto, respinto ancora una volta dalla Classicissima. Chi ha gli occhi lucidi per la felicità è Filippo Ganna, straordinario secondo, che batte in volata Van Aert e Pogacar; era da Nibali 2018 che l’Italia non saliva sul podio della Classicissima. Ma questo è un altro capitolo tutto da scrivere.

ORDINE D’ARRIVO—

1. Mathieu Van der Poel (Ola, Alpecin) in 6.25’23”

2. Filippo Ganna (Ineos) a 15”

3. Wout Van Aert (Bel, Jumbo Visma)

4. Tadej Pogacar (Slo, Uae, Emirates)

5. Soren Kragh Andersen (Dan, Alpecin) a 26”

6. Mads Pedersen (Dan, Trek Segafredo)

7. Neilson Powless (Usa, Ef Education EasyPost)

8. Matej Mohoric (Slo, Bahrain Victorius)

9. Anthony Turgis (Fra, TotalEnergies)

10. Jasper Stuyven (Bel, Trek Segafredo)