Vaiolo delle scimmie, studio Spallanzani: virus in sperma infettivo 20 giorni
Studio pubblicato su Lancet. Vaia: “Spallanzani si conferma eccellenza in ricerca e clinica”
I ricercatori dell’Istituto nazionale per le malattie infettive (Inmi) Spallanzani di Roma hanno pubblicato uno studio su ‘Lancet Infectious Diseases’ in cui hanno verificato che il virus del vaiolo delle scimmie “rimane a lungo nello sperma” fino a circa 20 giorni dall’insorgenza dei sintomi “e non solo come Dna ma con la presenza viva di particelle virali con una capacità infettante” dimostrando così la natura di malattia a trasmissione sessuale.
Questo risultato fa seguito al lavoro dei ricercatori dell’Istituto, sempre sul Monkeypox, che ha portato all’identificazione dei primi casi italiani e pubblicato sulla rivista del Centro europeo per il controllo delle malattie Eurosurveillance, e al primo sequenziamento di Monkeypox virus in Italia, che ha dimostrato l’appartenenza di questo virus al ceppo responsabile dell’attuale diffusione internazionale.
Per lo studio pubblicato su ‘Lancet Infectious Diseases’ “voglio ringraziare il primario di Virologia dell’Istituto, Fabrizio Maggi, e i suoi collaboratori che confermano la grande expertise del nostro Istituto che si conferma una eccellenza nella ricerca e nella clinica, proprio nella giornata in cui per primi in Italia abbiamo vaccinato le persone a rischio Monkeypox. Sono sempre più orgoglioso di rappresentare questa eccezionale comunità clinica e scientifica dello Spallanzani” ha sottolineato all’Adnkronos Salute il direttore generale dello Spallanzani, Francesco Vaia.
“Ringrazio coloro che, a tutti i livelli istituzionali e nelle forze politiche di ogni orientamento, in queste ore stanno manifestando apprezzamenti, a partire dal presidente della Regione Lazio. Continueremo con il nostro lavoro ponendo sempre al centro la ricerca e il servizio alla persona”, ha concluso Vaia.
“La prestigiosa rivista ‘Lancet’ pubblica un importante lavoro frutto dei ricercatori dell’Istituto Spallanzani. Ancora una volta il Servizio sanitario regionale si dimostra all’avanguardia sui virus”. Così in una nota l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato. “Lo studio viene pubblicato proprio nel giorno in cui sono iniziate, primi in Italia, le vaccinazioni. Desidero ringraziare le donne e gli uomini dello Spallanzani, sempre in prima fila contro le malattie infettive”.