The Line, la città verticale che taglia in due il deserto
Sarà una delle grandi opere simbolo per lanciare la candidatura di Riyadh a ospitare l’Expo 2030
In Arabia Saudita la chiamano “the Line” e assicurano che sarà una delle grandi opere simbolo per lanciare la candidatura di Riyadh a ospitare l’Expo 2030, l’Esposizione universale che la capitale saudita si gioca in un duello serrato con Roma e Busan.
“The Line”, una città verticale lunga 170 chilometri e larga appena 200 metri, diventerà così una delle opere più significative della corsa all’evento internazionale non solo per le sue caratteristiche innovative, ma anche perché sarà collegata con Neom, l’altra smart city ipermoderna tuttora in costruzione nel cuore del deserto.
Per illustrare le caratteristiche principali dell’opera è intervenuto lo stesso principe saudita, Mohammed bin Salman, che ha dichiarato: «In occasione del lancio di The Line, abbiamo confermato il nostro impegno per una rivoluzione della civiltà che metta l’essere umano al primo posto nell’ambito di un profondo cambiamento urbanistico. The Line sarà uno degli strumenti per vincere le sfide che l’umanità è chiamata ad affrontare nella vita quotidiana, accendendo un faro sulle soluzioni alternative di vita».
Il treno veloce nella città verticale
Secondo il progetto presentato nel luglio scorso la città si svilupperà per una lunghezza di 170 chilometri ad una altezza media di 500 metri sul livello del mare. Una caratteristica, questa, che è stata elaborata proprio per ridurre al massimo l’impatto della nuova metropoli sull’ambiente preservando in questo modo il 95% del territorio intorno alla città di Neom, nonostante la nuova città sia comunque in grado di ospitare 9 milioni di abitanti.
All’interno della stessa città una delle opere più significative sarà la realizzazione di “The Spine”, ovvero una linea ferroviaria ad alta velocità che correrà per tutti i 170 chilometri della metropoli.
La linea permetterà ai passeggeri di raggiungere gli estremi del percorso in soli 20 minuti diventando parte di un’ampia rete infrastrutturale che punta integralmente sulla mobilità sostenibile. Un sistema di trasporto – si legge nel sito ufficiale del progetto – con inquinamento zero e tempi di attesa zero.
The Line, una città senza auto con la natura a un passo
L’idea a monte dell’incredibile progetto di una città che si sviluppa interamente in lunghezza è quello di ridurre l’impatto sull’ambiente permettendo allo stesso tempo alle persone di vivere a un passo dalla natura, a differenza di quanto accade oggi nelle megacity che si sviluppano in ampiezza.
Per fare questo il progetto prevede uno sviluppo in altezza, con edifici e strutture che arrivano in media a 500 metri sul livello del mare, quindi una città verticale che permetta ai suoi abitanti di accedere alla natura esterna in appena 2 minuti e di raggiungere qualunque punto di interesse cittadino in appena 5 minuti.
In questo modo si realizzerebbe quello che gli stessi progettisti di The Line hanno definito lo “zero gravity urbanism”, un’urbanizzazione a gravità zero dove tutte le attività cittadine si sviluppano verticalmente.
Il progetto è avveniristico e ambizioso, e rientra nel piano di investimenti multimiliardari Vision 2030 che l’Arabia Saudita ha lanciato per modernizzare il paese e trasformarlo in una vetrina internazionale. Il piano punta principalmente sulla mobilità sostenibile, come dimostrano i grandi cantieri aperti di Riyadh, la capitale, dove è in corso la costruzione di una delle reti metropolitane più grandi e capillari al mondo. A questa sta dando il suo contributo anche Webuild, che ha partecipato alla costruzione della linea 3, una tratta essenziale della maxi ragnatela ferroviaria che, secondo i piani del governo, raggiungerà in pochi anni i 176 chilometri di lunghezza.
Un’altra grande opera come il Kingdom Center, il grattacielo dalla forma unica realizzato proprio da Webuild nel cuore della capitale Riyadh.