Terremoto a Perugia, “stessa faglia di Amatrice e L’Aquila”.
Pochi danni, di lieve entità, ma tanta paura e preoccupazione per il futuro. Il terremoto registrato oggi giovedì 9 marzo alle ore 16.05 in provincia di Perugia con epicentro a Umbertide sono stati segnalati esclusivamente il distacco di alcune tegole e il cedimento di alcuni cornicioni nell’area interessata. Non sono stati segnalati danni a persone, rende noto la Protezione Civile. “È stata una scossa unica, breve ma intensa, l’abbiamo sentita bene ma fortunatamente non ha comportato allo stato attuale danni visibili”, ha spiegato Luca Carizia, sindaco di Umbertide.Nel comune umbro le scuola saranno chiuse domani e dopodomani. “La paura ovviamente c’è sempre, ci siamo un po’ spaventati tutti. Noi eravamo negli uffici tecnici del Comune, stavamo guardando un progetto quando abbiamo sentito forte la scossa. Gli edifici strategici, come scuole e ospedali, non risultano al momento danneggiati – continua – dal sopralluogo fatto. Ma verificheremo meglio nelle prossime ore”, ha affermato il sindaco. Intanto proseguono le verifiche dei Vigili del fuoco su tutto il territorio coinvolto.
“È stato un terremoto importante, che solitamente si avverte entro un raggio di 100 Km”, afferma Thomas Braun, ricercatore dell’Ingv nella sede di Arezzo. Le segnalazioni all’Ingv sono arrivate da tutto il centro Italia. “Difficile dire a distanza di così poco tempo di quale faglia si tratti, con molta probabilità è la faglia Alto Tiberina – afferma Braun – è la faglia già nota: la stessa del terremoto di Amatrice, dell’Aquila, Colfiorito e Gubbio”. Una faglia molto attiva che si trova nell’Appennino: “È come se fosse spezzato – prosegue Braun – c’è la parte nord orientale si muove verso la zona balcanica con 1 o 2 millimetri l’anno, mentre l’altra parte sta ferma. Per ‘accomodare’ questo stress si verificano i terremoti”.