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Sei Nazioni, il punto dopo la prima giornata

A Edimburgo la Scozia parte con l’idea di vendicare la sconfitta dell’anno scorso all’Olimpico: la vittoria è arrivata ma con l’Italia ha dovuto sudare. Anche a Dublino i padroni di casa hanno sofferto una buona Inghilterra, che però non completa l’opera e si fa rimontare dall’Irlanda nella ripresa. Pronostico rispettato a Parigi: la partita tra Francia e Galles non offre spazio a grandi riflessioni, a regalare spettacolo ci ha pensato un super Antoine Dupont

È incominciata la 26esima edizione del Sei Nazioni, il torneo di rugby che affonda le sue radici alla fine del XIX secolo, quando si chiamava Home Nations Championship e vedeva affrontarsi le quattro nazionali britanniche. Dal 1910 rinominato “Cinque Nazioni” con l’aggiunta della Francia, ha assunto l’attuale denominazione nel 2000 con l’inserimento dell’Italia. Proprio da Roma è partita la presentazione del Sei Nazioni 2025, a festeggiare il quarto di secolo di presenza degli Azzurri. Ma dopo le digressioni storiche, passiamo subito all’attualità e andiamo a vedere cosa ci ha lasciato la prima giornata del Torneo

La Francia non fa prigionieri. Il Galles esce da Parigi con le ossa rotta

È dallo Stade de France che parte il Sei Nazioni 2025, ed è un avvio devastante. Il match Francia-Galles rispetta i pronostici della vigilia con la netta vittoria dei Bleus; quello che i pronostici non potevano immaginare è il modo in cui i padroni di casa si sono imposti: 43-0 finale. Nonostante il complessivo 50-50 di possesso, gli uomini di Fabien Galthié sono stati superiori in tutti i fondamentali, in particolare nell’imporsi fisicamente (27 difensori battuti a 12). Se a questo aggiungi un Antoine Dupont in formato olimpico, non solo con tutte le sue “solite” qualità ma anche con le skills del rugby a 7, la ricetta per una vittoria perfetta è già scritta. Unico neo il rosso nel finale a Romain Ntamack per una spallata decisamente non necessaria, che non crea danni a Fabien Galthié al momento ma li creerà per le prossime partite. Il Galles da parte sua è generoso e lotta in trincea, però dimostra di avere davvero le armi spuntate contro squadre di questo calibro. Impietoso poi il punteggio finale, uno “zero” sul tabellino che fa davvero male a Warren Gatland; i suoi Dragoni devono riuscire a cancellare dalla mente una simile imbarcata dato che la partita con l’Italia, negli ultimi anni sempre verso la fine del Torneo, arriva già alla seconda giornata.

A Murrayfield l’Italia c’è, ma senza il possesso è la Scozia a risoverlaA proposito degli Azzurri, anch’essi si presenteranno a Roma reduci da una sconfitta in avvio del Sei Nazioni. Una sconfitta però decisamente diversa rispetto a quella subita dal Galles: a Murrayfield l’Italia lotta a viso aperto contro una Scozia davvero vogliosa di rimettere le cose in chiaro dopo la battuta d’arresto dello scorso anno. La squadra di Gregor Townsend parte fortissimo con due mete in meno di 10 minuti; un doppio-colpo pesante, ma gli Azzurri prima crescono in difesa poi iniziano ad approfittare delle leggerezze della Scozia con il piede preciso di Tommaso Allan. Il periodo a cavallo dell’intervallo è il momento migliore per l’Italia che, nonostante lo scarso possesso palla, capitalizza le poche occasioni e con la meta su intercetto di Nacho Brex pareggia la Scozia 19-19. I padroni di casa sono in difficoltà ma a togliere le castagne dal fuoco è la batteria dei trequarti del Cardo: appena prendono un po’ di slancio sono Blair Kinghorn e Darcy Graham ad esaltarsi, poi a finalizzare ci pensa Huw Jones. Le sue ultime due mete (nel complesso tripletta per il centro) mettono in sicurezza la Scozia e solo nell’ultimo quarto d’ora di gara gli uomini di Gonzalo Quesada riescono adavere un po’ di possesso, arrivando per due volte a un passo dalla linea di meta. La fatica di una partita giocata tutta in difesa e con ordine (ben 208 placcaggi con sole 7 punizioni concesse) alla fine viene però fuori, e la marcatura almeno per il bonus difensivo non arriva. Come giustamente detto da Tommaso Allan nel fine partita: “Contro squadre come queste se difendi per l’80% dell’incontro diventa davvero difficile”. A Murrayfield finisce 31-19, con la Scozia che nonostante lo spavento riesce a portare a casa il bottino pieno dei 5 punti.

All’Inghilterra non basta un bel primo tempo. Nella ripresa esce l’IrlandaLa prima giornata del Sei Nazioni 2025 si è chiusa all’Aviva Stadium di Dublino, dove sono scese in campo l’Irlanda campione in carica e l’Inghilterra. Sono gli ospiti a partire forte grazie al calcetto di Marcus Smith a servire Cadan Murley, che bagna il suo esordio internazionale con una meta. Il numero 10 di Steve Borthwick è però croce e delizia: è ai suoi danni il giallo che tiene l’Inghilterra in inferiorità numerica per 10 minuti. L’Irlanda cerca di approfittarne ma gli inglesi sono attenti in difesa; soltanto all’ultimo minuto di superiorità riescono a segnare con Jamison Gibson-Park. Tornata la parità numerica è l’Inghilterra a risalire il campo, chiudendo positivamente il primo tempo sul parziale di 5-10. I Verdi sembrano in difficoltà; a farli riemergere ci pensa il trio di origine neozelandese Bundee Aki, James Lowe e il già citato Gibson-Park che nei venti minuti tra il 52’ e il 72’ risolve la partita. Aki segna d’impatto la marcatura del pareggio, poi Lowe e Gibson-Park aprono gli spazi nella difesa inglese per le marcature dei loro compagni Tadhg Beirne Dan Sheehan. La bella Inghilterra del primo tempo si rivede nel finale, trovando le due mete che non ribaltano la partita ma almeno valgono il bonus difensivo

I risultati della prima giornata e la classifica

Francia v Galles: 43-0 (5-0)

Scozia v Italia: 31-19 (5-0)

Irlanda v Inghilterra: 27-22 (5-1)

La classifica (tra parentesi la differenza punti)

Francia 5 (+43)

Scozia 5 (+12)

Irlanda 5 (+5)

Inghilterra 1

Italia 0 (-12)

Galles 0 (-43)