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Sclerosi multipla, scoperta nuova terapia: nel 77% dei pazienti la malattia si “disattiva” in due anni.

La patologia colpisce sopratuttto giovani e donne ed è la seconda causa di disabilità in Italia dopo gli incidenti stradali.

Una nuova terapia che dona speranza agli affetti da Sclerosi Multipla. Si tratta del trattamento precoce con la molecola ocrelizumab, che riduce la progressione della malattia. Secondo i dati presentati al 30esimo congresso del Comitato  Europeo per il Trattamento e la Ricerca nella Sclerosi Multipla – Ectrims 2022 il 77% dei pazienti con Sm nella forma recidivante-remittente in fase iniziale ha infatti raggiunto l’assenza di attività della malattia in due anni. 

La nuova terapia riduce le “recidive”

L’uso di ocrelizumab come trattamento di prima linea riduce il numero di recidive rispetto all’utilizzo del farmaco in seconda linea. Ad oggi sono oltre 250.000 le persone con Sm in tutto il mondo in trattamento con ocrelizumab.

Il farmaco sarebbe sicuro anche in gravidanza:  più di 2.000 donne con Sm sono in trattamento con la molecola e i risultati non suggeriscono un aumento del rischio di esiti negativi nelle donne in gravidanza e per i loro bambini.

Come sottolinea anche Claudio Gasperini, direttore della U.O. di Neurologia e Neurofisiopatologia dell’ospedale San Camillo-Forlanini di Roma: «La terapia con ocrelizumab continua a dimostrare nelle persone con forma recidivante e primariamente progressiva di sclerosi multipla un’efficacia significativa contro l’attività e la progressione della malattia, con un profilo di sicurezza coerente nel lungo termine». 

Sclerosi Multipla colpisce soprattutto giovani e donne 

Sclerosi Multipla, una diagnosi che cambia la vita, sempre più spesso ricevuta in giovane età. Secondo gli studi, la fascia maggiormente a rischio di contrarre la patologia è quella compresa tra i 20 e i 40 anni, anche se alcuni sono evidenziati pure in età pediatrica.La malattia autoimmune in Europa colpisce 1 milione di persone, in Italia 133mila ed è la seconda causa di disabilità dopo gli incidenti stradali.  

Oltre ai giovani, sono le donne quelle che hanno più possibilità di essere colpite: le ragioni sono ancora sconosciute, ma è probabile che siano coinvolti diversi fattori, come le differenze ormonali e genetiche, nonché fattori sociali e ambientali.

Sclerosi multipla, cosa è 

La SM è una malattia infiammatoria degenerativa autoimmune del sistema nervoso centrale (SNC) in cui le cellule immunitarie attaccano la mielina (l’involucro protettivo che isola le cellule nervose), danneggiandola o distruggendola e causando l’infiammazione.

Questo influenza il modo in cui il SNC elabora le informazioni e comunica con il resto del corpo, causando disturbi a livello neurologico tipici della malattia.

La SM causa la progressiva perdita del controllo muscolare ma i sintomi variano da persona a persona, quelli più comuni includono fatica, problemi di equilibrio e di deambulazione, problemi alla vista. Con una prevalenza in Italia di 215 casi ogni 100 mila abitanti, la SM risulta avere unimpatto sociale decisamente rilevante. Non esiste una cura definitiva, il che significa che le persone convivono con la malattia per molti decenni.

Da recidiva spesso diventa progressiva 

All’80-85% delle persone con SM in tutto il mondo viene inizialmente diagnosticata la forma di sclerosi multipla recidivante-remittente in cui i periodi di ricaduta dei sintomi si alternano a remissione. La forma secondariamente progressiva, invece, si sviluppa come evoluzione della forma recidivante-remittente ed è caratterizzata da una disabilità persistente che progredisce gradualmente nel tempo. Purtroppo quasi la metà delle persone affette dalla forma recidivante-remittente sviluppa entro 10 anni circa una forma secondariamente progressiva. La SM rappresenta la seconda più comune causa di disabilità neurologica nei giovani adulti in Europa, preceduta solamente dai traumi causati da incidenti stradali.