Roma, dal Circo Massimo la marcia contro la violenza sulle donne: il 25 novembre una marea viola per Giulia e le altre
Sarà una marea viola che colorerà la Capitale, nel nome di Giulia Cecchettin. Una mobilitazione senza precedenti quella prevista per domani, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, un lungo corteo che partirà dalle 14,30 al Circo Massimo per arrivare a piazza San Giovanni. Non una commemorazione delle vittime, rammentano da Non una di meno che promuove la manifestazione, ma il punto di partenza per la «rivolta contro la violenza strutturale che colpisce le nostre vite». Commozione certo, ma soprattutto tanta rabbia per le oltre cento donne uccise nel 2023. Potrebbe esserci anche Elena Cecchettin, sorella della 22enne veneta massacrata dall’ex. Si attendono oltre 10 mila persone alla marcia per la libertà, le adesioni non si contano, dai sindacati a reti e associazioni da tutta Italia. La manifestazione sarà un po’ la madrina di una serie di eventi diffusi in tutta la città. Panchine rosse e palazzi illuminatiIl 23 novembre intanto il Collettivo medicina Sapienza ha promosso una protesta davanti al Policlinico Umberto I per chiedere la creazione di un centro anti-violenza nell’ospedale, mentre oggi (24 novembre) una nuova panchina rossa sarà inaugurata presso la sede del Nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco in via del Porto Fluviale. Sempre oggi alla Pisana si terrà il convegno sulla promozione di una rete interistituzionale a difesa delle donne. Proprio la sede del consiglio regionale sarà tra gli edifici che domani si illumineranno di rosso, un sostegno simbolico alla battaglia femminista. Medesimo colore che colorerà le facciate di Palazzo Madama e Palazzo Chigi già stasera. Per l’appuntamento annuale di «Musei in musica» di Roma Capitale poi, negli spazi espositivi ci saranno sabato diversi artisti promotori di messaggi di sensibilizzazione sul tema. La mattina del 25 novembre a Eurcity andrà in scena «Ora basta con la violenza sulle donne», evento a sostegno della Casa internazionale delle donne, voluta dalla presidenza dell’assemblea capitolina.
Mai più femminicidiUn tunnel buio, costellato dei nomi delle vittime di femminicidi e in fondo un lampo arancione: è l’istallazione che sarà visitabile sabato in piazza dell’Orologio, davanti la sede del Consiglio nazionale forense. Al grido di «mai più» e «se non torno, bruciate tutto», lo slogan rilanciato da piazze, scuole, università in questi dolorosi giorni, l’associazione Non una di meno rammenta anche i numeri della strage di donne: oltre cento appunto le vittime, senza contare aggressioni, tentati omicidi, stalking e violenze. Solo nel Lazio si contano nel 2023 nove casi: dall’avvocatessa Martina Scialdone, uccisa a gennaio al Tuscolano, a Pierpaola Romano, poliziotta ammazzata a giugno, dalla giovane mamma Yirelis Pena Santana trafitta da numerose coltellate a Cassino, fino all’infermiera Rossella Nappini, massacrata al Trionfale lo scorso settembre.
Progetti sociali Diverse le attività messe in campo in questi giorni dalle associazioni impegnate nella lotta contro la violenza di genere, come quelle della Fondazione Artemisia e dell’Associazione Vite senza paura onlus. Le presidenti Mariastella Giorlandino e Maria Grazia Cucinotta, annunciano la disponibilità a mettere a disposizione nuovi progetti in linea con le iniziative di educazione al rispetto e all’affettività che le istituzioni intendono avviare nelle scuole. I programmi delle associazioni prevedono percorsi di formazione ed educazione al senso civico, al rispetto per il prossimo e per la vita, cercando di promuovere fra i giovani i valori positivi, di potenziare la loro capacità di comprendere e gestire le proprie emozioni e quelle degli altri affinché siano in grado di effettuare autonomamente le corrette scelte di vita. Attraverso il numero verde 800 967 510 tutti i giorni, 24 ore su 24, famiglie, scuole e cittadini possono richiedere assistenza, consigli, consulenze e supporto.