Roberta Bruzzone, rivelazione su Mirella Gregori
C’è un legame tra le scomparse di Mirella Gregori ed Emanuela Orlandi, avvenute a Roma nel 1983 a un mese e mezzo di distanza l’una dall’altra? Per la criminologa Roberta Bruzzone si tratta di due casi separati ma qualcuno avrebbe avuto l’interesse a far credere il contrario, tanto da cercare di depistare le indagini. La ricostruzione è contenuta in un libro su cui Bruzzone sta lavorando insieme ad altri autori, dal titolo “Mirella Gregori, autopsia di un’inchiesta imperfetta”, di cui ha parlato in una intervista a Qn. Nell’inchiesta viene avanzata “un’ipotesi mai considerata” sulla scomparsa della giovane, figlia di una coppia di titolari di un bar, all’età di 15 anni. Esaminando gli atti integrali dell’inchiesta, l’ipotesi emersa è che “le due ragazze siano casi da tenere nettamente separati e distinti. E che qualcuno legato alla scomparsa di Mirella Gregori anzi all’omicidio, perché non abbiamo dubbi che si tratti di questo, abbia giocato in qualche modo, depistando e facendo credere che le storie fossero collegate”.
I due casi, tuttavia, sono intrecciato su più piani: quello mediatico ma anche degli atti dell’inchiesta, che Bruzzone insieme ai suoi collaboratori è riuscita a isolare. La criminologa annuncia che nel libro vengono indicate della “piste” investigative e “approfondimenti molto concreti e ancora possibili” nonostante siano passati decenni.
Come detto Bruzzone esclude un esito diverso da quello dell’omicidio ma su chi abbia compiuto il delitto nell’intervista non si sbottona rispetto alle piste contenute nel libro. Tuttavia esclude due ipotesi, quella del serial killer e quella della “tratta delle bianche”: “Questi scenari non li consideriamo neppure, è una cosa molto più vicina a Mirella”, è la frase enigmatica rilasciata dalla criminologa che assicura che le persone che possono rispondere alle domande sulla vicenda ancora senza risposta sono tuttora in vita. “Manderemo una copia in omaggio alla procura della Repubblica. E poi vedremo cosa succederà”, annuncia Bruzzone. Insomma, sono in arrivo novità che potrebbero riaprire una volta per tutte uno dei grandi misteri italiani.