Ritorna a Vicenza Marianella Bargilli
Il 25 e 26 febbraio al Comunale, con Pippo Pattavina e il Pirandello di “Uno, nessuno e centomila”, spettacolo dei record. Ultime date della prima parte della tournèe che ha avuto gran successo ovunque
sopra, un’immagine della commedia – foto di Tommaso Le Pera Ritorna, dopo esser stata protagonista in “Fedra” all’Olimpico agli inizi di ottobre 2021 , a Vicenza, Marianella Bargilli, attrice toscana tra le più interessanti della sua generazione, consacratasi grazie alle numerose prove che l’hanno vista ottima protagonista in diversi spettacoli. E lo fa con “Uno, nessuno e centomila” di Luigi Pirandello, con Pippo Pattavina, la regia di Antonello Capodici e le musiche originali di Mario Incudine. Sono le ultime dieci repliche dello spettacolo, che ha avuto un gran successo in tutte le città dove è stato in programmazione, dove la stessa Bargilli interpreta la sua solita, consueta bravura tutti i ruoli femminili. Sta volgendo al termine dunque la prima parte della stagione di questa produzione, e lo fa in grande stile dopo aver attraversato l’Italia e riscosso ovunque un successo straordinario. Terminerà, per questa parte della stagione, il 23 e 24 aprile ad Agrigento, città natale del grande autore. La coppia Bargilli-Pattavina ha convinto tutti mettendo d’accordo pubblico e critica, con teatri esauriti in tutte le città toccate e spesso con aggiunta di posti. Insomma è uno spettacolo sicuramente da non perdere, che mette in risalto le tematiche pirandelliane con grande spolvero, affidandosi peraltro a due interpreti, appunto, assolutamente perfetti e in linea con i personaggi interpretati. Pubblicato nel 1925 a puntate, in versione definitiva l’anno dopo, ma iniziato nel decennio precedente, l’ultimo romanzo di Luigi Pirandello è la summa del suo pensiero, della sua sterminata riflessione sull’Essere e sull’Apparire, sulla Società e l’Individuo, sulla Natura e la Forma. L’Autore stesso, in una lettera autobiografica, lo definisce come il romanzo “più amaro di tutti, profondamente umoristico, di scomposizione della vita”. Attualissimo, nella descrizione della perdita di senso che l’Uomo contemporaneo subisce a fronte del sovrabordare dei grandi sistemi antropologici e sociali, che finiscono con l’annullarlo, inglobandolo: dallo Stato alla Famiglia, dall’istituto del Matrimonio al Capitalismo, dalla Ragione alla Follia. In più, un’occasione unica per presenziare ad uno spettacolo, e a due serate vicentine nello specifico, che rappresenta il punto più alto della riflessione di Luigi Pirandello sulla società e l’individuo, l’essere e l’apparire, la natura e la forma da lui stesso definito “più amaro di tutti, profondamente umoristico, di scomposizione della vita”. A proposito della data vicentina, la Bargilli (che a Vicenza probabilmente si sente un po’ a casa, dopo averla un po’ “vissuta”, ha dichiarato: “Tornare a Vicenza è per me molto emozionante, nella meravigliosa cornice del Teatro Olimpico ho portato in scena la Fedra di Jean Racine che ha debuttato l’8-9-10 ottobre scorso, un personaggio impegnativo che ho preparato con cura e che mi ha dato molta soddisfazione. Essere di nuovo a Vicenza e portare in scena questo spettacolo che sta ottenendo davvero moltissimi consensi è per me motivo di felicità -continua- in più in un certo senso per me sarà un debutto perché in tanti anni di tournée teatrali e spettacoli non ho mai avuto l’occasione di esibirmi al Teatro Comunale, motivo in più per essere contenta di tornare.” La produzione è di Associazione progetto teatrando -ATA Carlentini.