PROGETTO “FUTUROSICURO” E’ LA SPERANZA DI UN DOMANI MIGLIORE PER LE DONNE VITTIME DI VIOLENZA.
di Massimiliano Spinella – Italyreview
Ho deciso di occuparmi di violenza sulle donne e di problematiche legate ai minori molti anni fa, quando ho iniziato a scoprire, come all’apertura di un vaso di Pandora, che casi che sembravano allora sporadici, venissero sempre più fuori con tutta la loro prepotenza e grida di dolore. La società italiana sta cambiando molto, ma in un dato di fatto è perennemente ferma agli anni ’50 a mio parere, cioè viviamo ancora in una società patriarcale in cui l’uomo prende il sopravvento sulla donna, che benchè abbia raggiunto una forma di indipendenza lavorativa, è ancora considerata in larga parte della popolazione maschile come un oggetto del proprio ego narcisista. E lì dove l’uomo non può intervenire sulla donna praticamente dopo una separazione, ecco che nel caso di figli in comune, in nome della bigenitorialità subentra il ricatto, il tentativo di distruggere fisicamente, psicologicamente e moralmente “chi” avrebbe osato abbandonare il tetto coniugale o semplicemente porre fine ad un rapporto sentimentale. Con la mia Associazione Hermione che accoglie proprio il dolore delle donne vittime del sistema ho deciso così dal primo momento di sostenere il Progetto FuturoSicuro redatto meticolosamente dalla Presidente e 12 consigliere del direttivo romane, iscritte a Confcommercio Terziario Donna Roma, presieduta dalla dott.ssa Simona Petrozzi. Prezioso é il contributo dell’Avv. Marina Marconato, consigliere delegata ad occuparsi della problematica sulla violenza alle donne, che è intervenuta nella stesura del progetto con un ruolo di primo piano frutto della enorme esperienza in materia legale, tra cui ricordiamo una sentenza storica del Tribunale di Roma in una causa recente vinta proprio da una donna difesa dall’avvocato Marconato, in cui il giudice esplicitamente dà dignità alla donna. Con il Codice “ContattoZero” l’avvocato Marconato ha redatto proposte concrete ed innovative per combattere la violenza contro donne e minori, tutela della genitorialità.
Come uomo mi sono spesso vergognato di quanto mi accadesse intorno, perchè la capitale, Roma, vive determinate spiacevoli situazioni al pari di un qualunque paesino isolato dove forse il contatto con la realtà sociale può ritenersi diverso. Come giornalista non potevo non occuparmi dei casi che sconvolgono l’opinione pubblica, siamo arrivati quasi a cento donne uccise in undici mesi, spesso in ambito familiare, da mariti o ex, ma come presidente della mia associazione Hermione mi sono sentito ancora più coinvolto in quanto avverto come un pugno allo stomaco i racconti tremendi delle donne che si rivolgono a me direttamente. E la peggiore violenza è sicuramente quella psicologica e morale che trae forza dai problemi economici in cui può ritrovarsi una madre, separata, con ex che non pagano il mantenimento per anni (conosco personalmente casi di donne con arretrati minimo di 60.000 euro di mantenimento dopo decenni) , con i loro ex che si fanno forza di non aver nulla intestato. Donne che sono costrette spesso a lavorare da casa (call center per esempio) o part time in uffici, perchè poi devono dedicarsi ai figli nelle ore pomeridiane e quindi guadagnano una miseria per portare avanti una famiglia e arrivare a fine mese, spesso dovendo anche pagare l’affitto di casa.
Credo che il cardine del Progetto FuturoSicuro sia proprio nel voler garantire una speranza di un domani migliore a queste donne vittime di uomini abusanti basato anche su un sostegno economico che lo Stato deve assolutamente garantire. Certo mi si potrà dire che ci sono anche uomini che subiscono angherie dalle ex, soprattutto economiche, o nell’affido di figli, non metto in dubbio che ci si ritrovi anche casi del genere, con ricatti morali ed economici anche dall’altra parte.
Ma dai casi che ho studiato, analizzato e mi sono stati proposti, la maggior parte sono di donne lacerate dal dolore, donne che non solo hanno subito tentativi di omicidio dagli ex, ma che subiscono spesso, a causa della mancata o non adeguata formazione degli organi di intervento istituzionali preposti, una seconda forma di violenza. Infatti si ritrovano messe in ginocchio economicamente e a dover rischiare di perdere i propri figli, affidati dopo anni di cause legali al padre violento o addirittura alle case famiglia nel caso di contrasti tra i due coniugi. Ma come può una donna il cui uomo ha tentato di ucciderla, pacificarsi con lui in nome dell’amore dei propri figli? Come può sentirsi tranquilla vedendo i propri figli incontrare il padre che ha provato ad uccidere la madre, come se nulla fosse accaduto? Può un uomo violento con la sua ex essere comunque un buon padre? E cosa si intende per buon padre? A mio parere chi ha esercitato violenza su una donna può essere pericoloso anche verso i propri figli. E non è giusto che si confonda il rispetto della legge con la costrizione di dover accettare un rapporto sereno con uomo violento.
FuturoSicuro è per me una speranza in un domani migliore per tante donne e madri. Lo stesso procuratore di Tivoli Francesco Menditto alla presentazione del progetto lo scorso 25 ottobre ha affermato che è un testo che farà scuola e a cui lui moralmente si atterrà perchè riesce a coprire tutte le situazioni più difficili in cui si può ritrovare una donna in balia di un uomo violento. L’esempio della procura stessa di Tivoli deve essere la base da cui dovrebbero partire tutte le altre, i giudici dovrebbero seguirne le procedure facendo rispettare la legge, semplicemente attenendosi ai fatti. Addirittura a Tivoli il procuratore Francesco Menditto ha formato un pool, un team, in cui sono coinvolti tutti gli organi istituzionali, giudici, servizi sociali e finanche le forze dell’ordine che in realtà sono quelle che raccolgono per prime la denuncia di una donna malmenata in casa o da un ex.
I giudici stessi hanno il dovere di ascoltare subito i bambini che sono le vittime principali e capire il rapporto che hanno in famiglia, a prescindere dalle relazioni poi dei vari CTU e tecnici di parte e assistenti sociali. Un giudice non può essere un mero esecutore in base a documentazioni e relazioni che riceve dopo mesi. Ricordo bene tempo fa ad un convegno sulla riforma Cartabia a cui ero presente, che proprio una donna giudice di Velletri affermò che il suo ruolo era quello di capire subito il caso ed intervenire con le corrette disposizioni immediatamente ascoltando anche i bambini che vivevano in casa. Ma quanti giudici si coordinano immediatamente soprattutto quando c’è contemporaneamente una causa civile (come una separazione con interessamento di minori) e una penale con un codice rosso e denuncia di violenze?
Il 25 Novembre è vicino, le panchine rosse sono sotto gli occhi di tutti, ma attenzione che non diventi solo un simbolo e ci si dimentichi dello spirito di vera giustizia che deve esserci a difesa delle donne. Sono certo che le imprenditrici di Confcommercio sapranno portare le giuste istanze e dare un segnale chiaro a tutti che non c’è più tempo da perdere. Diamo un esempio costruttivo ai giovani, forgiamo l’Italia del domani insegnando soprattutto a loro che Amore senza Rispetto non vanno mai d’accordo e che l’uomo si distingue da gli altri esseri senzienti, da altre specie animali, perchè sa far propri gli insegnamenti e valori che percepisce. L’istinto e la rabbia, le delusioni, le amarezze, i sentimenti e le emozioni non devono mai sfociare in violenza e prepotenza!
Sono tanti i temi trattati dal Progetto di Confcommercio Terziario Donna Roma, seguiremo su italyreview l’evolversi della situazione nelle prossime settimane con i dovuti approfondimenti. su ogni tematica
Per chi volesse seguire gli importanti interventi nel corso della presentazione del progetto FuturoSicuro ecco il video completo: