Personale di Roberta Morzetti alla galleria Pavart
Lo fa saltando il vernissage dell’evento ma organizzando un collegamento live su Instagram nel quale l’artista sarà collegata in diretta per raccontare la sua arte. La mostra si potrà visitare fisicamente solamente su appuntamento. La curatrice della mostra, Velia Littera, nonché direttrice di Pavart, afferma che vuole continuare a crederci perché l’arte, da sempre, ha curato l’anima e in un momento di lutto mondiale c’è bisogno di un’espressione artistica che lasci un segno indelebile nel nostro cuore.
Già dal titolo della mostra SKIN_20, si percepisce aria di cambiamento, è cambiata la vita infatti, e non si sa cosa succederà in futuro. Questo è anche il titolo attribuito ad una scultura realizzata dall’artista che verrà presentata in anteprima in occasione di questa mostra, un’opera che raffigura una figura femminile a tre teste. Non a caso l’artista Roberta Morzetti ha utilizzato la simbologia del numero “3”, che simboleggia la creatività come sviluppo dell’intelletto ed espressione di grande forza energetica. Con le sue nuove sculture, l’artista anch’essa inizia una nuova vita e, attraverso il suo segno artistico, percepiamo un’idea, un pensiero, un’emozione.
Morzetti cambia pelle, quindi, si proietta verso una nuova dimensione. Le 12 sculture in mostra sono testimonianza di una maturità artistica raggiunta nel corso degli ultimi due anni, nel corso dei quali l’artista ha vissuto momenti di grande dolore ma, con tenacia, è stata capace di trasformarlo in opere d’arte meravigliose capaci di scuotere l’animo dello spettatore.
Roberta Morzetti nasce a Tarquinia nel 1979. Si forma all’Accademia di Belle Arti “Lorenzo da Viterbo conseguendo, nell’anno 2005, il diploma accademico, con lode. Inizia le sue esperienze lavorative nel mondo della moda, ideando linee di abbigliamento con materiali riciclati. A Roma, diviene assistente ai costumi di Andrea Viotti, nella compagnia di Gabriele Lavia (“Le Nozze di Figaro”, regia di Matteo Tarasco, 2007, Teatro Eliseo; “Misura per Misura”, regia di Gabriele Lavia, 2007, Teatro Argentina), di Laura Costantini (per i musical “A un passo dal sogno”, 2008, “Portamitanterose.it”, 2009, regia di Marco Mattolini, Teatro Brancaccio; per il film “Non c’è due senza te”, regia di Massimo Cappelli, 2015), di Michela Marino (per il cortometraggio “Anni 30”, regia di Luciano Melchionna, 2008). Dal 2012, si dedica all’ideazione e alla realizzazione di sculture di grandi dimensioni, eseguendo calchi direttamente sul proprio corpo, per poi rielaborare, incendiare ed assemblare con altri oggetti i lavori così ottenuti.
Dal 10 giugno al 12 agosto. Orari di aperture: dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 18. Solo su appuntamento alla galleria Pavart di Roma