Oscar 2024, “Oppenheimer” vince 7 statuette.
Emma Stone migliore attrice. Trionfo atteso per la pellicola di Cristopher Nolan, al primo Oscar. Tutti i premi della 94° edizione
Tredici nomination e sette statuette, come da previsioni Oppenheimer è stato il film protagonista assoluto degli Oscar 2024, giunti alla 96° edizione: miglior film, miglior regia, con Christopher Nolan per lui è il primo riconoscimento, per un’opera che ha incassato quasi un miliardo di dollari. Pemio anche per il miglior attore, con Cillian Murphy, per il miglior attore non protagonista, Robert Downey jr. Oppenheimer ha conquistato anche l’Oscar per la migliore colonna sonora originale, realizzata da Ludwig Göransson, per la migliore fotografia grazie a Hoyte van Hoytema che collabora da anni con Nolan e il miglior montaggio con Jennifer
Emma Stone fa il bis dopo La La LandSi è detta sorpresa e quando è salita sul palco per ritirare la statuetta vinta come la migliore attrice protagonista, Emma Stone ha confessato di essere in preda al panico e le si è aperto anche il vestito. Un’interpretazione magistrale la sua in Povere Creature (che in totale ha portato a casa 4 statuette) “Yorgos Lanthimos (il regista del film) mi ha regalato una seconda vita con Bella Baxter”, ha detto l’attrice che è al suo secondo Oscar dopo “La La Land” ed ha battuto l’altra favorita della vigilia, Lily Gladstone di Killers of the Flower Moon.
Gli altri Oscar
Migliore attrice non protagonista: Da’Vine Joy Randolph per The Holdovers – Lezioni di vita.
Miglior film internazionale: La zona di interesse di Jonathan Glazer.
Miglior film d’animazione: Il ragazzo e l’airone di Hayao Miyazaki.
Miglior documentario: 20 giorni a Mariupol di Mstyslav Chernov, Michelle Mizner e Raney Aronson-Rath.
Migliori costumi: Holly Waddington per Povere Creature. Miglior makeup e hairstyling: Nadia Stacey, Mark Coulier e Josh Weston per Povere Creature.
Migliore canzone originale: What was I made for? da Barbie, music e lyric di Billie Eilish e Finneas O’Connell.
Migliore scenografia: James Price e Shona Heath; Set Decoration, Zsuzsa Mihalek per Povere Creature.
Miglior sonoro: Tarn Willers e Johnnie Burn per “La zona di interesse”.
Migliore sceneggiatura non originale: American Fiction adattata per lo schermo da Cord Jefferson.
Migliore sceneggiatura originale: Anatomia di una caduta, scritta da Justine Triet e Arthur Harari.
Migliori effetti speciali: Takashi Yamazaki, Kiyoko Shibuya, Masaki Takahashi e Tatsuji Nojima per Godzilla Minus One.
Miglior corto d’animazione: War is over! di Dave Mullins e Brad Booker.
Miglior corto live action: The wonderful story of Henry Sugar di Wes Anderson e Steven Rales.
Miglior corto documentario: The last repair shop di Ben Proudfoot e Kris Bowers