Operaio precipita nella tromba delle scale del municipio II: è grave
Il cantiere è stato messo sotto sequestro: si sospetta che il ponteggio non fosse a norma e senza segnalazioni sulla situazione di pericolo. Due mesi in uno stabile del ministero degli Esteri perse la vita un ascensorista
Ancora una volta un operaio è rimasto vittima di un incidente sul lavoro all’interno di una sede istituzionale. La procura di Roma indaga su un grave infortunio avvenuto nella sede del II municipio ad appena tre settimane dalla morte del lavoratore ucciso mentre riparava l’ascensore del palazzo della Farnesina.
A differenza dell’incidente che il 28 aprile scorso è costato la vita a Fabio Palotti, in questo caso l’operaio è ancora vivo, non è in pericolo di vita, anche se le sue condizioni sono gravi. Tutto si è consumato in pochi minuti giovedì 19 maggio, quando erano in corso i lavori di restyling degli uffici del parlamentino del Trieste-Salario in via Dire Daua, governato dal centrosinistra.
Si tratta di un appalto per la tinteggiatura delle pareti lungo la tromba delle scale. Erano scoccate le 8.30 quando l’uomo, un romeno di 51 anni, è caduto da un’impalcatura alta oltre tre metri. Un ponteggio su quale adesso indagano gli investigatori, che hanno aperto un fascicolo ipotizzando il reato di “lesioni”. Il sospetto è che l’impalcatura non fosse a norma, visto che la polizia giudiziaria del II gruppo Parioli della polizia locale, ha fotografato una situazione precaria: le tavole in legno e in lamiera sarebbero state appoggiate imprudentemente sul trabattello in ferro.
Nell’edificio pubblico, è l’accusa, nessuno avrebbe segnalato la situazione di pericolo in cui lavoravano gli operai. Sul posto sono intervenute un’ambulanza e un’auto medica del 118: i sanitari, dopo aver stabilizzato l’uomo, lo hanno trasportato in codice rosso al Policlinico Umberto I, dove è stato ricoverato in gravi condizioni.
Mentre i medici si occupano della salute dell’operaio, il procuratore aggiunto Giovanni Conzo e il sostituto Mario Palazzi lavorano per accertare eventuali responsabilità. Il cantiere è stato sequestrato e presto potrebbero comparire i primi nomi sul registro degli indagati. L’obiettivo è quello di fare chiarezza sull’ennesimo incidente sul lavoro, reso ancora più grave dal fatto che è avvenuto, ancora una volta, in una sede istituzionale. “Stiamo chiudendo un accordo con la prefettura per la sicurezza sul lavoro – dice Benedetto Truppa della Fillea Cgil – negli ultimi mesi a Roma sono morti sei operai, dai ponteggi non si dovrebbe cadere”.
Il tema della sicurezza sul lavoro “per noi è prioritario – afferma il vicepresidente del municipio II Emanuele Gisci – ci auguriamo che la procura accerti ogni responsabilità sull’accaduto”.