ESTERONATURA TECNOLOGIA & SCIENZA

Negli USA la cantante Taylor Swift è stata spogliata con l’IA, rivolta dei fan sui social media che chiedono una Legge!

Le differenze tra il Regolamento Europeo che mette al centro “l’uomo” ed invece il timido “impegno” statunitense che finora tutela il business.

a cura di Massimiliano Spinella

Taylor Swift spogliata con l’IA è diventato l’argomento virale delle ultime ore. SU X di Elon Musk sono circolate false immagini pornografiche della famosa cantautrice canadese. Vincitrice di ben 10 Grammy Awards, Il TIME l’ha appena eletta Persona dell’Anno, Spotify l’ha incoronata artista del 2023 ma le immagini pornografiche sul web l’hanno screditata agli occhi del mondo, almeno finchè non si è capito che fossero false e create con una intelligenza artificiale. Le immagini, note come “deepfakes”, mostrano Taylor Swift in posizioni chiaramente allusive sugli spalti mentre giocano i Kansas City Chiefs, squadra del fidanzato Travis Kelce.

Le immagini sarebbero state generate utilizzando l’intelligenza artificiale, scatenando la reazione sdegnata dei numerosi fan più fedeli, gli Swifties, che ora invocano una regolamentazione dell’IA a proposito della creazione non consensuale di immagini vietate ai minori.

In un singolo caso, prima dell’eliminazione e del contestuale ban per l’account responsabile, un’immagine è rimasta online per 17 ore, raccogliendo 45 milioni di visualizzazioni e centinaia di migliaia tra like, condivisioni e inserimenti tra i preferiti. Secondo 404 Media, l’origine dei contenuti sarebbe un gruppo Telegram dedicato proprio alla creazione di deepfake mediante l’impiego dell’intelligenza artificiale text-to-image inclusa in Microsoft Designer, basato sul modello DALL·E 3 di OpenAI (lo stesso strumento che, ad esempio, può trasformare chiunque in un Funko POP). Il gruppo di Redmond ha reso noto, attraverso un portavoce, di aver preso in carico il problema.

Secondo il ricercatore Alex Kaplan, si tratterebbe delle stesse immagini già circolate nei mesi scorsi su 4chan. Il social network di Elon Musk dispone di norme sulla nudità non consensuale e sui contenuti multimediali artificiosi e manipolati, I fan della cantante hanno creato un’azione di disturbo, mediante la segnalazione tempestiva degli account responsabili e la condivisione massiva di immagini normali accompagnate da descrizioni e hashtag come Taylor Swift AI, così da rendere più difficile trovare quelle fake.

Negli Stati Uniti ci sono solo delle proposte, sotto forma di “impegni”, avanzate da sette grandi aziende multinazionali direttamente alla Presidenza degli Stati Uniti. A differenza dell’Unione Europea che ha approvato un regolamento generale che deve però essere negoziato con ogni singolo stato membro.

L’AI pone infatti svariati rischi per la sicurezza, per la privacy, per la proprietà intellettuale, per la trasparenza e molto altro ancora. Nella mattinata di lunedì 22 gennaio è stato reso disponibile sul sito Euractiv il testo aggiornato dell’AI Act. Il testo aggiornato dell’AI Act è stato condiviso con i Paesi dell’UE nel pomeriggio di domenica 21 gennaio, in vista di una discussione all’interno del Gruppo di lavoro sulle telecomunicazioni (un organo tecnico del Consiglio) e dell’adozione formale a livello di ambasciatori (COREPER) il 2 febbraio. Con dei tempi così brevi i delegati nazionali non avranno abbastanza tempo per analizzare l’intero testo, ma dovranno concentrarsi sugli articoli più importanti.

Invece negli USA manca ancora una legge specifica in merito. La Federal Trade Commission (FTC) ha rivolto la propria attenzione nei confronti delle aziende Model-as-a-service, ossia imprese che sviluppano e forniscono modelli di IA per altre aziende e utenti, sottolineando la necessità di rispettare gli obblighi privacy nei confronti degli utenti e omissioni materiali potrebbero essere considerate alla stregua di riposte false in quanto potrebbero influenzare le decisioni di acquisto dei clienti e sollevare la questione della trasparenza.

In Europa non c’è ancor nulla di condiviso da tutti gli Stati membri, Francia, Italia e Germania avevano espresso la loro preferenza verso una disciplina più light dell’IA, incentivando l’adozione di codici di condotta in ottica di autoregolamentazione e di orientamento al business.

Il respiro della Proposta di Regolamento della Commissione europea è, invece, altamente umano-centrico. L’AI Act nasca dall’esigenza di disciplinare l’utilizzo dei software di AI, ma ’obiettivo principale di tale normativa è comunque quello di garantire la salvaguardia dei diritti fondamentali dell’uomo con il fine ultimo di migliorare il benessere degli esseri umani.

L’accordo europeo vieta i sistemi di IA che possano causare gravi violazioni dei diritti fondamentali o altri rischi significativi, non quelli a rischio limitato purchè rendano noto che un contenuto è stato generato da Intelligenza Artificiale. Inoltre vieta assolutamente  i casi di manipolazione comportamentale cognitiva, lo scraping non mirato delle immagini facciali da Internet o da filmati di telecamere a circuito chiuso, il riconoscimento delle emozioni sul luogo di lavoro e negli istituti di istruzione, l’attribuzione di un punteggio sociale (credit scoring), la categorizzazione biometrica per dedurre dati sensibili, quali l’orientamento sessuale o le convinzioni religiose, alcuni casi di polizia predittiva per le persone. L’identificazione biometrica remota in tempo reale in spazi accessibili al pubblico è prevista per vittime di reati o attacchi terroristici.

Una persona fisica o giuridica potrà presentare un reclamo alla pertinente autorità di vigilanza del mercato.

Restiamo ora in attesa delle decisioni di ogni Stato membro dell’Unione Europea e di capire se anche negli USA, alla luce di questo scandalo-fake che ha coinvolto una importante star dello spettacolo, si valuterà di stilare un regolamento a tutela dei cittadini.

Fonti:

[1] https://www.linkedin.com/posts/luca-bertuzzi-186729130_aiactfinalfour-column21012024pdf-activity-7155091883872964608-L4Dn

[2] https://www.whitehouse.gov/briefing-room/statements-releases/2023/10/30/fact-sheet-president-biden-issues-executive-order-on-safe-secure-and-trustworthy-artificial-intelligence/

[3] Federal Trade Commission Warning to Artificial Intelligence Companies (natlawreview.com)

[4] Commissione europea, Regolamento sull’intelligenza artificiale: il Consiglio e il Parlamento raggiungono un accordo sulle prime regole per l’IA al mondo, Comunicato stampa, disponibile al seguente link.