Napoli Teatro Festival
Inizia l’undicesima edizione del Napoli Teatro Festival Italia. Finanziato dalla Regione Campania, diretto da Ruggero Cappuccio e organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival presieduta da Luigi Grispello presenta una programmazione, fino al 10 luglio, che propone tra teatro, danza, letteratura, cinema, video/performance, musica e mostre, 215 eventi, 34 location coinvolte per 33 giorni di spettacoli. L’edizione 2018 comincia l’8 giugno con l’apertura delle mostre su Tomasi di Lampedusa e sul popolo saharawi, con i debutti del Teatro de los Sentidos (“Un attimo prima”, ore 18,19.30 e 21 a Palazzo Fondi), di Carlo Cerciello (“Regina Madre” con Imma Villa e Fausto Russo Alesi, ore 19 al Teatro Nuovo), di Cesare Ronconi e Mariangela Gualtieri del Teatro Vadoca (“Il seme della tempesta”, ore 21 al Teatro Bellini), di Lorenzo Salveti e gli allievi della Scuola di Teatro dello Stabile di Napoli (“Shakespeare & Shakespeare”, ore 21.30 al Cortile delle Carrozze di Palazzo Reale) e con i buskers del “Napoli Strit Festival” il progetto speciale di Ettore De Lorenzo (dalle ore 19 nel Centro Storico). L’inaugurazione del Festival è in mattinata, a mezzogiorno nella Sala d’Ercole di Palazzo Reale, con l’apertura al pubblico della mostra Giuseppe Tomasi di Lampedusa (1896-1957): un lettore europeo, dedicata all’autore de Il Gattopardo. Curata da Gioacchino Lanza Tomasi e José Vicente Quirante Rives, con il coordinamento di Kalimera estudio, è prodotta dalla Fondazione Campania dei Festival con Palazzo Reale – Polo Museale della Campania. Anna Imponente, Gioacchino Lanza Tomasi e Ruggero Cappuccio introdurranno al percorso tra manoscritti, oggetti personali, fotografie e libri della biblioteca personale di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. La mostra resterà aperta fino al 10 luglio. Istantanee appassionate dal Sahara Occidentale, dal Fronte Polisario, nel lavoro di Romeo Civilli. Inaugura a Palazzo Fondi, alle ore 17, la seconda mostra fotografica del Napoli Teatro Festival Italia, “Sahara te quiero”, (aperta fino all’8 luglio) il racconto di un viaggio che si fa testimonianza viva di una della tante guerre dimenticate che si combattono nel mondo. “L’obiettivo del mio reportage – così Romeo Civilli – è portare l’attenzione su una questione della quale si parla pochissimo. Non è trovare una risposta, ma condividere le mie domande, accendere una piccolissima luce dove ora c’è il buio”. Il movimento Polisario viene fondato il 10 maggio 1973 con l’intento di ottenere l’indipendenza del Sahara Occidentale dall’occupazione militare della Spagna, del Marocco e della Mauritania. Nel 1975, la Spagna cede i territori alle altre due nazioni e nello stesso anno il Polisario ottiene il riconoscimento dall’Onu e il diritto all’autodeterminazione del popolo saharawi dalla Corte dell’Aja. Nel 1976 è proclamata la Repubblica Democratica Araba dei Sahrawi, attualmente riconosciuta da 76 stati. Contemporaneamente il Marocco realizza militarmente l’annessione unilaterale dei territori. Nel 1979 la Mauritania si ritira e cede al Fronte il territorio occupato ma l’accordo è respinto dal Marocco che invade l’area. I combattimenti continuano tuttora sebbene dal 1991 sia stato siglato il “cessate il fuoco”. Sull’argomento si segnala, martedì 12 giugno alle ore 17.00 si l’incontro con Fatima Mahfud, vice rappresentante del Fronte Polisario per l’Italia, Repubblica Sahrawi. Alle ore 18.00, a Palazzo Fondi (in via Medina) debutta lo spettacolo Un attimo prima – Un esperienza poetica, frutto del laboratorio tenuto per il Festival da Gabriella Salvaterra del Teatro de Los Sentidos fondato da Enrique Vargas. Un lavoro teatrale che immerge il pubblico in un’esperienza di drammaturgia sensoriale: parole e silenzi, immagini ed oscurità, sollecitazione di tutti i sensi. E non è dunque un caso se nei crediti dello spettacolo si ritrova la voce “paesaggio olfattivo” a cura di Giovanna Pezzullo e Nelson Jara. In scena Laura Bernard, Loredana D’Agruma, Paola De Cicco, Chiara Donizelli, Giulia Eugeni, Anna Gallo Selva, Claudia Gilardi, Umberto Giorgione, Gabriella Indolfi, Maria Livia Passaretta, Francesco Maria Punzo, Massimo Risi, Monica Varroni. Lo spettacolo replica alle 19.30 e alle 21.00 e sarà in scena fino a martedì 12 giugno. Si prosegue alle ore 19.00 al Teatro Nuovo con la prima assoluta di Regina Madre, tra i testi più importanti di Manlio Santanelli, che viene proposto nella rilettura di Carlo Cerciello con Fausto Russo Alesi e Imma Villa. “Una commedia di volta in volta avvincente, tragica, divertente e acuta” secondo il giudizio che sul testo Eugene Ionesco espresse trent’anni fa in un suo articolo su Le Figaro. Regina Madre prende le mosse da un classico ‘ritorno a casa’. Alfredo, grigio cinquantenne segnato dal fallimento si presenta a casa della madre, Regina, dichiarandosi deciso a rimanervi, per assisterla o morire ai suoi piedi. Ma la vecchia signora, seppure affetta da ogni specie di infermità, appartiene alla categoria delle matriarche indistruttibili. Tra i due personaggi in scena si instaura così un teso duello, condotto mediante uno scambio ininterrotto di ricatti e ritorsioni, di menzogne e affabulazioni da cui scaturisce un duello psicologico combattuto con l’arma micidiale della parola. Le scene sono di Roberto Crea, le musiche di Paolo Coletta, i costumi di Daniela Ciancio, le luci di Cesare Accetta, regista assistente Walter Cerrotta. Lo spettacolo è in scena fino al 10 giugno. Sempre alle ore 19, le strade del Centro storico di Napoli accoglieranno le performance del Napoli Strit Festival un progetto di Ettore De Lorenzo, che nelle nove edizioni precedenti ha portato in strada (e non solo a Napoli) oltre duemila artisti provenienti da tutto il mondo e più di un milione di spettatori. Progetto speciale del Ntfi, la decima edizione di questa manifestazione costuisce la sua direzione artistica intorno all’idea del silenzio. Circa 20 spettacoli al giorno, tra mimi, seguipersone, one man band, saranno distribuiti lungo tutto il percorso che va da piazza Dante a Piazza Bellini, passando per Portalba e allungandosi fino al Cortile dell’Accademia di Belle Arti. Si replica anche sabato 9 giugno. Alle ore 21.00, al Teatro Bellini, debutta Il seme della tempesta – Trilogia dei Giuramenti del Teatro Valdoca. La trilogia è diretta da Cesare Ronconi, scritta da Mariangela Gualtieri – che ne è anche interprete nella seconda parte – ed intepretata da 12 giovani attori/danzatori ai quali si aggiungono i 20 giovani allievi, selezionati e formati a Napoli nelle settimane precedenti il debutto, in un laboratorio diretto da Cesare Ronconi, con Mariangela Gualtieri (versi), Lucia Palladino (movimento), Elena Griggio (voce e canto), Lorella Barlaam (studium). “Ora che la parola vana dà così abbondante spettacolo, bisogna tentare in teatro una parola sacramentale. Abitare lì dove la parola viene rimessa nella vita, nel tentativo di dotarla di nuovo delle proprie potenze”. Inizia con il concerto, Non ancora, eppure già. In scena due musicisti, Enrico Malatesta (alle percussioni) e Attila Faravelli al suono, che riprercorrono la fase preverbale del linguaggio. Poi il Discorso ai vivi e ai morti, che vede al centro una figura arcaica ed esausta, interpretata da Mariangela Gualtieri, attorniata dal vociferare del coro. E rappresenta un lascito in versi di chi sta per disimparare tutto, per dimenticare ogni cosa, entrando nel grande mistero. La terza parte della trilogia, Giuramenti, convoca la solennità della parola attraverso appunto la massima espressione di impegno. In realtà qui nessun giuramento viene pronunciato. È l’intero spettacolo che si configura come un giuramento al teatro in primo luogo, “una dichiarazione d’amore che ha l’apertura di un abbraccio e l’impeto di una bestemmia, e poi alla vita, a ciò che tiene gli uomini vicini e vivi”. Replica il 9 e il 10 giugno alle ore 19.00. La prima giornata di spettacoli si chiude nel Cortile delle Carrozze di Palazzo Reale, dove alle 21.30, nell’ambito della sezione Osservatorio, gli allievi del primo Triennio della Scuola di Teatro dello Stabile di Napoli portano in scena Shakespeare & Shakespeare, per la drammaturgia e la regia di Lorenzo Salveti. Sharon Amato, Alessandro Balletta, Angela Bertamino, Clara Bocchino, Anna Bocchino, Marialuisa Bosso, Antonia Cerullo, Emanuele D’errico, Vincenzo Esposito, Francesca Fedeli, Rebecca Furfaro, Katia Girasole, Sara Guardascione, Elisa Guarraggi, Fortuna Liguori, Annabella Marotta, Serena Mazzei, Gaetano Migliaccio, Teresa Raiano, Dario Rea, Francesco Roccasecca, Umberto Salvato, Francesco Scolaro, Marilia Testa, Beatrice Vento, Gaetano Balzano, Carlo Geltrude, presentano un giocoso attraversamento tra i caratteri di tanti celebri personaggi shakespeariani, da Romeo e Giulietta a Macbeth, da Il Mercante di Venezia al Sogno di una notte di mezza estate, da La Tempesta a Molto rumore per nulla e Rosalinda. Il Giardino Romantico di Palazzo Reale, alle ore 23.00, prende vita con il Dopofestival, che convoglia pubblico e artisti della manifestazione in uno dei luoghi più suggestivi della città, per condividere un momento di convivialità.