M’illumino di meno, ENEA aderisce con modello di comunità energetica
Primo modello italiano di Comunità Energetica Rinnovabile (CER), un vero e proprio distretto urbano in grado di produrre e condividere energia ed erogare servizi ai cittadini. Lo presenta ENEA in adesione alle iniziative della 19a edizione di “M’illumino di meno”, la campagna del programma Caterpillar di Rai Radio2 che da quest’anno coincide con la Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili del 16 febbraio.
“Si tratta di una microgrid virtuale che consente di integrare produzione e utilizzo dell’energia in modo intelligente e condiviso, basandosi sul cittadino prosumer della risorsa energetica, vale a dire nel ruolo sia di produttore che di consumatore”, sottolinea Stefano Pizzuti, responsabile della Divisione ENEA di Smart energy.
Il modello ENEA funziona come facilitatore di servizi energetici e socio-ambientali, grazie a una piattaforma innovativa basata su tecnologia blockchain. I dettagli sono contenuti nella pubblicazione open access Transizioni Urbane Sostenibili, che raccoglie prodotti, soluzioni e tecnologie sviluppate dall’Agenzia nel settore delle smart city.
“Nel volume sono descritti gli strumenti tecnologici sviluppati dall’ENEA per la fornitura di soluzioni in grado di creare un ecosistema energetico intelligente e interattivo, dove lo sfruttamento dell’energia da fonti, non solo rinnovabili, può essere condiviso mettendo in relazione i differenti aspetti energetici, ambientali, sociali, tecnologici ed economici”, spiegano le autrici della pubblicazione Paola Clerici Maestosi e Claudia Meloni, ricercatrici ENEA della Divisione Smart energy. “Non si tratta più di ‘semplici’ comunità energetiche – aggiungono – ma di veri e propri distretti urbani impegnati nella gestione delle risorse locali, nell’uso consapevole delle risorse, in grado di programmare e ottimizzare l’uso di energia in base all’offerta e alla domanda specifica e scambiare il surplus prodotto con le realtà vicine”.
Nel dettaglio, il modello ENEA consiste in una piattaforma in grado di fornire: valutazioni di tipo energetico, economico e finanziario delle CER o di gruppi di autoconsumo di energia rinnovabile; monitoraggio dei consumi di energia; strumenti di gestione e valorizzazione dei comportamenti virtuosi. I dati raccolti tramite sensori installati presso gli utenti finali e le informazioni provenienti da distributori e venditori di energia consentono di identificare i profili di consumo più efficienti. Inoltre, un servizio di scambio di beni e servizi darà ai cittadini la possibilità di sfruttare risorse locali in ottica di sharing economy e riduzione dell’impatto ambientale, passando dalla logica del possesso a quella dell’uso.
“La nostra proposta può favorire un modello sociale innovativo, divenendo un motore di sviluppo socio-economico e ambientale delle aree urbane”, conclude Pizzuti.
Per favorire lo sviluppo di nuove CER, ENEA ha sviluppato RECON, uno strumento di valutazione disponibile online, che consente di effettuare analisi preliminari di tipo energetico, economico e finanziario in ambito residenziale. Sulla base di semplici informazioni come consumi elettrici e caratteristiche degli impianti, RECON stima resa energetica, impatto ambientale, autoconsumo, condivisione dell’energia e flussi di cassa. Finora lo hanno adottato oltre 3mila utenti, tra cui università e operatori del settore energetico.