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Medjugorie, il Vaticano scioglie i dubbi sulle apparizioni della Madonna: il verdetto dopo la Commissione Ruini

Papa Francesco all’inizio era apparso scettico. Le apparizioni della Madonna di Medjugorie che a distanza di decenni continuano a orari prestabiliti manifestandosi ai sei presunti veggenti, a lui facevano venire in mente qualcosa simile ai palinsesti. «La Madonna è madre e non postina» disse. Nel frattempo volle rendere pubblico il Rapporto Ruini, un mastodontico report avviato sotto Benedetto XVI in cui venivano certificate come ‘vere’ solo le prime sette presunte apparizioni a partire dal 24 giugno 1981. Su tutte altre (ancora in corso) gli esperti vaticani si erano pronunciati per la non soprannaturalità. La commissione sostenne che i sei ragazzi all’inizio non furono influenzati da nessun esterno. I problemi semmai emersero dopo, quando il fenomeno crebbe e a Medjugorie iniziò una lotta sotterranea per il controllo del sito tra i francescani che gestivano il santuario e il vescovo locale che restava scettico.

In queste ore è atteso il verdetto definitivo dal Prefetto del Dicastero della Fede che da un anno in qua ha avviato una politica tesa a fare chiarezza su tutte le apparizioni mariane. La Madonna di Amsterdam, per esempio, è stata definita una patacca, lo stesso per quella di Trevignano mentre la Madonna dello Scoglio, in Calabria o l’esperienza mistica in corso sul lago di Como sono state certificate positivamente.  

Su Medjugorie ancora circola la versione di Chiara Amirante, fondatrice di Nuovi Orizzonti che alcuni anni fa, riferì pubblicamente di un lungo colloquio personale avuto con il Papa sulle apparizioni bosniache.  «Lui mi ha detto queste cose positive su Medjugorje. È già un anno che ci sentiamo a proposito degli equivoci che ci sono su Medjugorje. Quindi io sapevo già tutto quello lui aveva fatto. Però lui mi ha detto: Chiara, guarda che sono io che ho salvato Medjugorje, perché la Commissione della Congregazione della Dottrina della Fede, sulla base di tante notizie anche false, aveva già detto che Medjugorje è tutto falso. Quindi sono io che poi ho salvato Medjugorje, sono io che ho a cuore Medjugorje, sono io che ho mandato il vescovo Hoser in loco perché credo, quello che ho anche affermato nella conferenza stampa, che i frutti sono tanti e sono inequivocabili». Amirante, secondo quanto aveva riportato dal sito di informazione Aleteia, riferì anche di avere ottenuto dal Papa l’autorizzazione a divulgare il contenuto del loro colloquio privato. 

«Ho la benedizione del Papa per potervelo dire. Io sono andata a parlare con Lui, perché ho capito che le voci che giravano in Vaticano su Medjugorje erano un pò sballate perchè sono poche le persone del Vaticano che sono venute qui. Così gli arrivano tante notizie che poi non sono vere, tra cui quella che ci sarebbero state 76.000 messaggi. Questa è una notizia che gira non so da quando e che ha fatto pensare a Papa Francesco che era vero che la Madonna tutti i giorni desse appuntamenti diversi, a veggenti diversi, a dire cose diverse. “No Padre, non è proprio così, nel senso che in realtà i messaggi sono 682 ad oggi”. C’è quello del 25 e poi quello del secondo giorno. Quindi capisco che se ti fanno sapere che la Madonna ogni minuto dice: “adesso do un messaggio qui e poi un messaggio lì”, questo può dare un po’ di perplessità”».

FATIMA

In questi anni a Medjugorie sono cresciuti esponenzialmente i pellegrinaggi e ora anche le ‘agenzie’ religiose organizzano tour autorizzati. Diversi cardinali si sono recati in preghiera nel santuario, cosa che prima della diffusione del Rapporto Ruini non avvenivano. Nonostante i punti poco chiari e opachi che esistono, resta il fatto che il fenomeno religioso e spirituale sprigionatosi in quarant’anni di apparizioni è notevolissimo: miracoli, guarigioni inspiegabili, conversioni. Naturalmente in questa regione che un tempo era considerata depressa e poverissima sono nel frattempo nate infrastrutture e una florida economia legata al turismo religioso. Un po’ ciò che è accaduto anche a Fatima, a Pompei, a Loreto o a Lourdes.