Matteo Pietrosanti morto a 15 anni sul campo da calcio: aperta un’inchiesta
Lutto a Priverno per la scomparsa di Matteo Pietrosanti, il quindicenne morto sul campo da calcio San Lorenzo. Sulla vicenda la Procura ha aperto un’inchiesta.
Matteo Pietrosanti, il 15enne morto a Priverno
Lutto a Priverno per Matteo Pietrosanti, colto da un malore improvviso a quindici anni, mentre ieri pomeriggio giocava sul campo da calcio San Lorenzo, in provincia di Latina. Sulla scomparsa del giovane la Procura della Repubblica di Roma ha aperto un’inchiesta, i genitori vogliono vederci chiaro e capire perché loro figlio sia morto. Gli inquirenti faranno accertamenti, acquisendo la documentazione sanitaria e il certificato medico sportivo, obbligatorio per iscriversi alla società di calcio e praticare sport. Tra i tanti messaggi di cordoglio alla famiglia da parte di amici e conoscenti, compagni di squadra di del quindicenne e società sportive, c’è anche quello di Domenico Guidi, sindaco di Bassiano, Comune del quale il ragazzo era originario e dove viveva con i suoi genitori: “L’amministrazione esprime la sua vicinanza alla famiglia per la scomparsa prematura del giovane Matteo”. Nel 2010 sullo stesso campo è morto il diciannovenne Lorenzo Giannandrea.
Matteo Pietrosanti morto a quindici anni mentre giocava a calcio
Il giovane giocava con l’Asd Priverno Antonio Palluzzi e si stava cimentando in una partita otto contro otto. Momenti di svago all’insegna dello sport e del divertimento, che stava trascorrendo insieme ai suoi compagni di squadra, che sono culminati in una tragedia. Matteo era in porta quando il suo allenatore Beppe Consoli lo ha visto accasciarsi a terra improvvisamente, probabilmente a causa di un infarto fulminante, e insieme a uno dei dirigenti della società, Pierangelo Delle Donne, è corso verso di lui per prestargli i primi soccorsi. In attesa dell’intervento del personale sanitario gli è stato praticato il massaggio cardiocirolatorio, davanti agli occhi spaventati dei coetanei. Ma ogni tentativo di salvagli la vita si è rivelato purtroppo vano. I sanitari non hanno potuto fare nulla per salvargli la vita, nonostante abbiano provato a lungo di rianimarlo. Presenti per gli accertamenti di rito i carabinieri, la salma del ragazzo è stata poi trasferita all’obitorio a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per l’autopsia.