Mascherine Ffp2 al lavoro per i privati, smart working per i fragili, controllo della febbre: ecco tutte le regole
Mascherine FFp2 nei luoghi di lavoro privati, incentivo allo smart working, ritenuto «utile per contrastare la diffusione del contagio, soprattutto con riferimento ai lavoratori fragili, maggiormente esposti» e misurazione della temperatura all’ingresso, che non deve superare i 37 gradi e mezzo. Queste le misure che nei luoghi di lavoro privati serviranno a contrastare il virus alla luce dell’andamento della pandemia in Italia dove prosegue la progressiva e costante risalita dei contagi. Le mascherine filtranti Ffp2, restano quindi un punto di riferimento fondamentale, come era stato già stabilito per i lavoratori nel pubblico, anche per i dipendenti del settore privato. Il datore di lavoro dovrà assicurare la disponibilità di Ffp2 «al fine di consentirne ai lavoratori l’utilizzo nei contesti a maggior rischio».
Le nuove regole
Sarà ancora compito del datore individuare «particolari gruppi di lavoratori ai quali fornire adeguati dispositivi di protezione individuali (Ffp2), avendo particolare riguardo ai soggetti fragili sulla base di valutazioni del medico competente». Oltre all’obbligo di controllo della temperatura all’ingresso il lavoratore con la febbre dovrà comunicarlo subito al datore di lavoro e queste regole varranno anche per i lavoratori esterni come quelli che in appalto (fornitori, addetti alla pulizia o alla vigilanza). Prevista poi la sanificare periodica dei locali e delle postazioni di lavoro. Stabilita inoltre, nella bozza del protollo che dovrebbe restare in vigore fino a fine ottobre, la necessità di ingresso e uscite scaglionate se possibile e la ventilazione continua dei locali. Nessun cambiamento invece per le norme contro il Covid e la tutela dei lavoratori fragili nella pubblica amministrazione. «Le indicazioni delle Funzione Pubblica non sono infatti cambiate», ha fatto sapere in una nota il ministero guidato da Renato Brunetta.