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Maestra sospesa, i genitori scrivono a Valditara: “Il permesso di pregare fu concesso all’unanimità dalle famiglie”

Il caso della maestra sospesa nell’Oristanese non si è chiuso. L’insegnante è rientrata in classe qualche giorno fa e ora i genitori di alcuni degli alunni coinvolti hanno deciso di scrivere una lettera al ministro Giuseppe Valditara per raccontare la loro versione dei fatti. Così riporta L’Unione sarda.

Nella lettera si spiega che nella quarta B “la maestra chiese ai genitori il permesso di dire una preghiera in classe in previsione dei sacramenti e il permesso fu concesso all’unanimità da tutte le famiglie“.

Mentre nella terza A spiegano ancora “non risulta che i bambini abbiano mai pregato in classe. Nessuno ha mai segnalato turbamenti“.

E nella terza B la maestra avrebbe fatto realizzare ai bambini un braccialetto con le perline e con l’immagine di Maria e portato un olio con l’augurio di buon Natale. Poi “hanno recitato insieme una preghiera di loro spontanea volontà“.

La lettera è stata inviata anche all’USR Sardegna e al sottosegretario Frassinetti.

Sulla vicenda è intervenuto nei giorni scorsi lo stesso ministro, spiegando che “non si tratta della recita episodica di una preghiera, ma, dalla documentazione a fondamento della decisione disciplinare si tratta di reiterate preghiere e canti religiosi nelle ore disciplinari”. Valditara ha aggiunto che “l’accusa è che anziché insegnare storia, geografia, matematica l’insegnante avrebbe fatto cantare inni religiosi e pregare, quindi si tratta di una violazione di un obbligo previsto dalla legge”.