Linda Zennaro, i genitori: “Non è morta annegata in mezzo metro d’acqua”. I sospetti sul fidanzato
La ventunenne di Mestre, Linda Zennaro, è morta nella notte tra sabato e domenica 21 luglio agli Alberoni, al Lido di Venezia. Insieme a lei c’era il fidanzato. La causa della morte è ancora incerta, anche se l’ipotesi del malore sembra la più probabile. I genitori, però, vogliono vederci chiaro e cercano risposte. Hanno dato indizi che aprono terribili sospetti
I genitori di Linda escludono categoricamente l’ipotesi dell‘annegamento. “Linda sapeva nuotare, è impossibile annegare in una canaletta di 50 centimetri d’acqua”, hanno dichiarato, sottolineando la loro incredulità. Pensano che si tratti di un malore e attendono l’esito dell’autopsia per avere una conferma definitiva. Vogliono sapere di che tipo di malore si è trattato e sperano che l’autopsia possa fornire delle risposte.
La Procura di Venezia ha deciso di aprire un’inchiesta per fare luce sulle cause della morte di Linda. Il pubblico ministero ha disposto l’autopsia sul corpo della giovane. Questo esame servirà anche a verificare le condizioni psicofisiche di Linda al momento del decesso. La necessità di un’indagine approfondita è emersa anche a causa del rave party non autorizzato che si stava svolgendo sulla grande spiaggia libera degli Alberoni. Durante la notte del Redentore, dopo i fuochi d’artificio, circa tremila persone provenienti da tutta Italia si erano radunate per la festa.
La morte di Linda ha lasciato un vuoto incolmabile nei cuori dei suoi genitori e di tutti coloro che la conoscevano. La comunità di Mestre è sconvolta e attende con ansia i risultati dell’indagine. Intanto, Roberto e Rossella Zennaro cercano giustizia per la loro figlia, sperando che la verità venga presto a galla. La tragedia di Linda Zennaro è un mistero che richiede risposte. I genitori chiedono chiarezza e giustizia, mentre la comunità attende con il fiato sospeso l’esito delle indagini.