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La Turchia si precipita in Svezia e Finlandia per soddisfare le sue richieste di adesione alla NATO

Sabato il governo turco ha suggerito a Svezia e Finlandia di soddisfare le sue richieste di revocare al più presto il veto all’adesione alla NATO dei due Paesi nordici, visto che mancano meno di sei mesi alle elezioni turche, che potrebbero influenzare l’intero processo.

Il portavoce presidenziale turco Ibrahim Kalin ha inoltre sottolineato che il Parlamento turco, essenziale per ratificare l’ipotetica revoca del veto, potrebbe dichiarare una pausa un mese e mezzo prima delle elezioni. “Se vogliono che questo venga ratificato, prevedo un periodo di due o tre mesi”, ha detto durante un incontro con i giornalisti a Istanbul.

Il portavoce ha applaudito gli sforzi della Svezia per soddisfare la richiesta della Turchia di consegnare i sospetti membri del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) che risiedono nel Paese nordico, ma ha lamentato il fatto che le riforme della legge antiterrorismo del governo svedese richiederanno sei mesi per entrare in vigore.

Lo scorso fine settimana, il primo ministro svedese Ulf Kristersson ha dichiarato domenica che il governo turco sta imponendo al suo Paese richieste di adesione alla NATO che la Svezia non può e non vuole soddisfare.

“Vogliono cose che noi non possiamo e non vogliamo dare loro, e ora la decisione spetta ai turchi”, ha detto il primo ministro alla conferenza “Popolo e Difesa” a Stoccolma, riportata dal quotidiano “Aftonbladet”.

“Lo stesso”, ha risposto il portavoce, “possono soddisfare questa richiesta con altri mezzi”, prima di invitare nuovamente la Svezia a “dimostrare con i fatti, non con le parole, che i membri del PKK non hanno posto nel Paese, né possono raccogliere fondi, né possono reclutare simpatizzanti”, secondo le dichiarazioni riportate da Bloomberg.

Fonte: (EUROPA PRESS)