La Russia prende Chernobyl (e la scollega), gli ucraini lanciano allarme fuga radioattiva ma l’Aiea rassicura: “Nessun pericolo”
La guerra in Ucraina non si sta combattendo solo sul campo ma anche su Internet. La diffusione incontrollata di notizie da entrambe le parti in causa rende difficoltosa la verifica di quanto sta succedendo. Uno degli argomenti più caldi nelle ultime ore riguarda la centrale di Chernobyl, finita nelle mani dell’esercito russo. Secondo gli ucraini i soldati di Putin avrebbero staccato l’impianto dalla rete nazionale energetica impedendo ad importanti sistemi di sicurezza di entrare in azione e quindi facendo salire la possibilità di un incidente nucleare. Ma a rassicurare il mondo ci ha pensato l’agenzia per la sicurezza nucleare
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Mosca ha “scollegato” la centrale di Chernobyl – A far salire la tensione è stata per prima Energoatom, l’azienda di Stato ucraina che si occupa della gestione delle quattro centrali nucleari sul territorio ucraino: l’operatore nucleare ucraino ha annunciato che Chernobyl è rimasta senza energia, impedendo potenzialmente il raffreddamento del combustibile nucleare esaurito, il che potrebbe portare al rilascio di sostanze radioattive. Energotom ha poi aggiunto: “Il vento può trasferire la nube radioattiva ad altre regioni dell’Ucraina, della Bielorussia, della Russia e dell’Europa”. Se la situazione persiste, “tutto il personale riceverà una pericolosa dose di radiazioni”, ha continuato. I lavori per riparare il collegamento e ripristinare l’alimentazione alla centrale non sono stati possibili perché sono in corso combattimenti, ha affermato.
Ministro Kuleba: “Solo 48 ore di tempo di autonomia” – A rincarare la dose è arrivato il ministro degli Esteri Ucraino Dmytro Kuleba. “I generatori diesel di riserva hanno una capacità di 48 ore per alimentare la centrale nucleare di Chornobyl. Successivamente, i sistemi di raffreddamento dell’impianto di stoccaggio del combustibile nucleare esaurito si fermeranno, rendendo imminenti le perdite di radiazioni. La barbara guerra di Putin mette in pericolo l’intera Europa. Bisogna fermarlo immediatamente!”. Questo il tweet postato da Kuleba che in un successivo commento ha poi chiesto nuovamente il cessate il fuoco.
I russi: fatto di tutto per la sicurezza centrali nucleari – Ma non è mancata la risposta da parte dell’esercito russo: “Stiamo prendendo tutte le misure necessarie per assicurare la sicurezza dei siti nucleari in Ucraina”, ha fatto sapere la portavoce del Ministero degli esteri di Mosca Maria Zakharova in una conferenza stampa, secondo quanto riporta l’agenzia Tass. “Avendo una industria nucleare sviluppata, la Russia è pienamente consapevole dei potenziali rischi alle infrastrutture nucleari e sta facendo il massimo per assicurare l’adeguata sicurezza degli impianti nucleari dell’Ucraina”, ha detto Zakharova. La portavoce del ministero degli esteri russo ha anche precisato che le forze armate di Mosca hanno preso il controllo di alcune centrali ucraine (Chernobyl e Zaporizhzhia) “esclusivamente per evitare che i nazionalisti ucraini e altre formazioni terroristiche così come mercenari stranieri possano avvantaggiarsi della situazione creatasi nel paese per organizzare provocazioni nucleari, e questi rischi esistono davvero”.
Aiea: nessun rischio sulla sicurezza a Chernobyl – E infine è arrivato il messaggio più rassicurante. “Nessun impatto critico sulla sicurezza” dall’interruzione di corrente a Chernobyl”. Questo ha scritto l’Aiea su Twitter aggiungendo: “Il carico termico della piscina di stoccaggio del combustibile esaurito e il volume dell’acqua di raffreddamento nella centrale nucleare sono sufficienti per un’efficace rimozione del calore senza la necessità di alimentazione elettrica”. Secondo l’Aiea, le condizioni presso la centrale dismessa – teatro del più grave incidente nucleare della storia nel 1986 e ancora carica di materiali fissili radioattivi – fannno sì che “la quantità di carico di combustibile esausto presso la piscina di stoccaggio e il volume dell’acqua di raffreddamento siano sufficienti per un’efficace rimozione del calore senza bisogni di fornitura elettrica”.