Jannik Sinner è il nuovo numero uno del mondo
La Notre Dame del tennis ha incoronato un nuovo re. Jannik Sinner è il nuovo numero uno del mondo. Novak Djokovic ha abdicato. Il serbo, che ieri ha accusato un problema al ginocchio durante la partita con Cerundolo agli ottavi, oggi ha annunciato il ritiro dal Roland Garros. Una giornata storica per il tennis e per tutto lo sport azzurro. Il ragazzo di Sesto Pusteria è il primo italiano di sempre, sia maschile, sia femminile, a sedersi sul trono dal 1973, quando si cominciò a calcolare la classifica Atp con il computer. Il ventinovesimo numero uno in assoluto. Una scalata che è partita sei anni fa, quando il 12 febbraio del 2018 entrò in classifica Atp al numero 1592. Un anno dopo l’ingresso nei primi cento giocatori del mondo e nel 2021 quello nei primi dieci, al numero nove. Nel 2022 sprofondò addirittura al quindicesimo posto, per poi risalire nella top ten nel 2023, l’anno della sua definitiva consacrazione. Dalla scorsa stagione la rincorsa è diventata inarrestabile. Grazie alla vittoria del suo primo Masters 1000 a Toronto diventò ad agosto numero sei. E a ottobre, dopo aver sconfitto Alcaraz nella semifinale di Pechino, eguagliò il record di Adriano Panatta, posizionandosi al numero 4. La terza piazza l’ha conquistata con il trionfo a Rotterdam a febbraio e la seconda ad aprile, con il successo a Miami. Un’affermazione che gli permise di superare Nicola Pietrangeli, che è stato numero tre, ma prima dell’era Open. Un’epoca nel quale erano i giornalisti a stilare le classifiche.Due sono stati i momenti più decisivi di questa scalata. E non c’è da stupirsi che siano proprio due sconfitte, visto l’approccio di Jannik allo sport e ai momenti negativi. «Se vinco, esulto, se perdo imparo». Un ritornello che è risuonato sulla sua bocca quasi come quello di un tormentone musicale estivo. Non una frase fatta, ma un vero proprio stile di vita. La prima sconfitta è stata quella contro Tsitsipas in Australia nel 2022, dopo la quale decise di separarsi da Riccardo Piatti, il suo coach storico, e di affidarsi alla sua attuale squadra, guidata da Simone Vagnozzi, Darren Cahill e Umberto Ferrara. Grazie a loro è diventato un giocatore più completo, tecnicamente, tatticamente, ma soprattutto fisicamente, la vera chiave per rimanere al vertice della classifica il più a lungo possibile. Roger Federer e Novak Djokovic docent. Non può essere un caso che abbia recuperato così velocemente dal problema all’anca che lo aveva costretto a rinunciare a Roma. La seconda sconfitta è stata invece proprio quella arrivata a Parigi un anno fa, quando uscì di scena dal Roland Garros, perdendo dal tedesco Altmaier al secondo turno e sbattendo addirittura la racchetta per terra. «Non sentivo la gioia – disse poi in conferenza -. Devo cercare di divertirmi e di essere più felice in campo». Da quel momento in poi il suo atteggiamento è cambiato. Sorrisi e maggiore spensieratezza sono stati importanti per realizzare definitamente la metamorfosi da ragazzo prodigio a campione Slam e numero uno del mondo. Da predestinato a faro per un intero movimento. Basti pensare agli otto italiani presenti tra i primi 100. Subito dietro Jannik ci sono Musetti, (che aveva sfiorato l’impresa contro Nole nel terzo turno), Arnaldi e Darderi, gli altri tre moschettieri che andranno ufficialmente alle Olimpiadi insieme a Bolelli e Vavassori. Senza dimenticare Cobolli, Sonego, Nardi e Berrettini, che ha rinunciato a Parigi e ritornerà sull’erba. Ma anche per le azzurre Sinner è un punto di riferimento. E gli ultimi risultati di Jasmine Paolini (mercoledì sfiderà nei quarti di finale Elena Rybakina), Sara Errani e Elisabetta Cocciaretto, arrivata quest’anno per la prima volta agli ottavi a Parigi, ne sono la conferma. Jannik Sinner, una stella cometa per tutti. Ma soprattutto per un’intera Nazione che da oggi in poi potrà cerchiare e ricerchiare “in rosso” la data del 4 giugno 2024.