Imma Cavagnuolo, poliziotta muore a Roma dopo un malore durante i preparativi della sfilata del 2 giugno
A darne notizia un comunicato del sindacato di Polizia Penitenziaria Uspp. Imma, originaria di Casaluce, lascia un figlio di dieci anni ed il marito Massimo.
Stroncata da un malore improvviso a 45 anni durante i preparativi della sfilata del 2 giugno a Roma. È morta così Imma Cavagnuolo, assistente capo della Polizia Penitenziaria in servizio presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere ma da circa tre settimane nella Capitale per le preparazioni della Festa del 2 giugno. A darne notizia un comunicato del sindacato di Polizia Penitenziaria Uspp.
«Con grande sgomento apprendiamo che stamani è deceduta un’assistente di polizia penitenziaria in servizio nel carcere casertano di Santa Maria Capua Vetere, mentre si trovava nella Scuola di Formazione e Aggiornamento Giovanni Falcone a Roma, per partecipare alla sfilata della festa della Repubblica del 2 giugno», si legge nella nota. Imma, originaria di Casaluce, lascia un figlio di dieci anni ed il marito Massimo.
Il malore«Da quanto si apprende dalle prime notizie trapelate, – continua la nota a firma del presidente dell’Uspp Giuseppe Moretti – l’appartenente al Corpo stamattina che era nel contingente che venerdì parteciperà alla sfilata ai fori imperiali, dopo aver fatto colazione ha avuto un malore nella sua stanza e cadendo a terra ha battuto la testa». «Il pronto intervento e il successivo trasporto in ospedale dove sembra sia stata immediatamente operata non hanno impedito il decesso. Alla famiglia il nostro cordoglio e la nostra umana vicinanza per un fatto gravissimo che colpisce per la giovane età della poliziotta penitenziaria che lascia un figlio di 10 anni e il marito», si legge ancora nel comunicato del sindacato. «Tutto il personale di polizia penitenziaria – conclude Ciro Auricchio, segretario regionale per la Campania dell’Uspp – ricorda la collega oltre che per le sue altissime doti umane anche per le sue spiccate qualità professionali e l’elevato senso del dovere».