CRONACA E ATTUALITÀ

IL GOVERNO OLANDESE AMMETTE L’ESISTENZA DI ACCORDI VINCOLANTI CON IL FORUM DI SCHWAB

Si avvicinano le feste natalizie e torna puntuale come un orologio svizzero l’incubo di nuove chiusure. Con la giustificazione della diffusione della nuova variante Omicron diversi Stati europei stanno riportando indietro le lancette della storia di almeno un anno.

Restrizioni che avranno un ulteriore impatto negativo sulle attività economiche delle piccole e medie imprese spingendo così il sistema occidentale verso un nuovo modello.

I legami tra il WEF e il Governo olandese

In Europa c’è però chi si chiede se tutto questo processo sia dovuto alla semplice sfortuna oppure se esista qualcuno che da tutto questo stia traendo un enorme guadagno. In Olanda ha provato a porsi queste domande il deputato Gideon van Meijeren, del partito Forum for Democracy, che ha rivolto i suoi dubbi direttamente al Governo durante una recente interrogazione parlamentare.

Nello specifico van Meijeren ha chiesto chiarimenti in merito ai legami tra il Governo olandese e il World Economic Forum, l’organizzazione presieduta dall’ingegnere tedesco Klaus Schwab che annualmente raduna l’élite politica e finanziaria occidentale.

Le risposte fornite dall’esecutivo olandese sono state piuttosto sorprendenti: “I ministri olandesi partecipano regolarmente agli incontri organizzati dal World Economic Forum”, ha affermato il gabinetto nelle risposte alle interrogazioni parlamentari di Van Meijeren. “Inoltre, ci sono partnership con il WEF che sono state stabilite nelle seguenti aree: politica degli investimenti sostenibili, Tropical Forrest Alliance, Food System Initiative, Food Innovation Hubs”.

Agenda del Grande Reset in Olanda?

Si tratta di una serie di iniziative che sono effettivamente realizzate e sponsorizzate dal forum di Davos e sembrano riguardare il processo di decarbonizzaizone delle industrie occidentali, per la conseguente conversione in salsa green. Tuttavia quello che si scopre oggi è la collaborazione di alcuni Governi occidentali con quest’agenda, tra cui quello olandese. “Gli obblighi previsti da questi accordi sono giuridicamente vincolanti”, ci tiene a specificare l’esecutivo dell’Aia.

Grazie all’iniziativa personale di un deputato olandese scopriamo quindi che un Governo europeo ha sottoscritto accordi vincolanti con un’organizzazione privata e che riguardano il futuro di aziende e industrie. Vista l’importanza non è ancora chiaro come mai simili accordi non siano stati prima discussi in sede parlamentare.

Non è però la prima volta in cui il deputato del Forum for Democracy si era esposto accusando il Governo di avere relazioni sospette con il World Economic Forum. Lo scorso luglio lo stesso deputato aveva accusato il Primo Ministro Mark Rutte di aver avuto uno scambio epistolare con Klaus Schwab, ringraziandolo per avergli fatto recapitare il suo ultimo saggio: “Covid 19: The Great Reset”.

E il Grande Reset è proprio quel progetto che intende trasformare l’emergenza sanitaria e le misure restrittive in una opportunità di cambiamento del sistema economico per come lo conosciamo.

Ecco cosa scrive per esempio il World Economic Forum in merito alle nuove restrizioni e alle conseguenze per il turismo: “L’aviazione e il turismo continuano a fornire vantaggi alle imprese e alle economie globali, ma dovrebbero essere riconvertite in un modo che tenga conto delle priorità di salute pubblica e degli imperativi climatici”.

Non sembra quindi esserci solo la presunta pericolosità di una nuova variante a far scattare le restrizioni, esistono accordi vincolanti presi dagli Stati con un’organizzazione privata che a suon di lockdown intende sovvertire l’attuale sistema economico.

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