Il Gambero Rosso ha premiato Giappoke di Enrico Schettino media azienda del 2021
In tempi non lontani i ristoratori aprivano nuovi locali all’estero per ingrandire la loro rete. Il napoletano Enrico Schettino, titolare di 20 ristoranti con il Gruppo Giappo, buona parte dei quali in Campania, ha scelto di rimanere in Italia e tale decisione è stata vincente. Il magazine di settore Gambero Rosso ha premiato il nuovo format del gruppo, Giappoke, come primo classificato tra le aziende dell’anno di medie dimensioni.
Un successo che inorgoglisce ancor di più se si considera che il primo locale del format è stato inaugurato il 5 marzo 2020: 3 giorni prima del lockdown quindi, in piena pandemia e con tutto ciò che ne è conseguito. Ciononostante, spiega il suo ideatore: «Giappoke ha aperto da nord a sud, dal Piemonte alla Sicilia, con ristoranti caratterizzati e foodtruck dal sapore esotico. Non potremmo essere più fieri».
Enrico Schettino spiega la motivazione del prestigioso riconoscimento: «All’interno del gruppo Giappo è nata da poco l’insegna Giappoke, dedicata alla preparazione e degustazione della supertrendy proposta di origine hawaiana, il poke». Il gruppo è in evoluzione e in continua crescita, sono oltre 50 gli chef che, con creatività, aggiungono un pizzico di occidente alla cucina classica nipponica, dando vita a sapori nuovi, trovando l’armonia fra tradizione e innovazione. I dipendenti sono oltre 150, collocati tra i locali gestiti direttamente e in franchising, di cui il 70% under 30. Oltre 500 chef e apprendisti chef sono stati formati dalla Giappo Academy, unica azienda in Italia ad avere una accademia di cucina giapponese interna la quale vanta una collaborazione in partnership con Città del Gusto Napoli e Gambero Rosso Academy. Oltre un milione i pasti serviti nel corso di questi anni per un Gruppo che riceve una media di 50 richieste di apertura in franchising l’anno. L’ultimo nato è Giappoke, il format dedicato ai poke, ha preso il via a marzo 2020 e dopo un anno e mezzo di pandemia conta già̀ 5 locali. Ha commentato Schettino: «Si tratta di una scelta aziendale che non era in programma un anno fa, ma che si è resa necessaria a seguito degli evidenti svantaggi subiti nella sola Campania».