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I vaccinati stanno sviluppando la sindrome da immunodeficienza acquisita indotta dal vaccino Covid-19? Questa ritengo è la domanda alla quale medici, esperti e scienziati dopo un anno di vaccinazione di massa con farmaci mRNA, dovrebbero iniziare a formulare una risposta circostanziata da studi clinici e dati elaborati n modo corretto. AIDS (sindrome da immunodeficienza acquisita) è il nome usato per descrivere una serie di infezioni e malattie potenzialmente pericolose per la vita che si verificano quando il sistema immunitario è stato gravemente danneggiato. Partiamo da un assunto credo ancora poco chiaro a molti. Quando si parla di efficacia di un vaccino si sta misurando in realtà la prestazione del sistema immunitario dei destinatari di quel vaccino rispetto ad una persona non vaccinata. La prima volta che il corpo incontra un virus, in questo caso il SARS COV-2, possono essere necessari diversi giorni al sistema immunitario per rispondere, creando tutte le contromisure necessarie a combattere il virus superando l’infezione. In quel caso il sistema immunitario ricorda ciò che ha imparato su come proteggere il corpo da quell’attacco virale. I vaccini presumibilmente aiutano a sviluppare l’immunità imitando un’infezione. Una volta che l’infezione da imitazione indotta dal vaccino scompare, il corpo viene lasciato con una scorta di cellule T e anticorpi memoria che ricorderanno come combattere quella malattia in futuro Quindi, quando le autorità affermano che l’efficacia dei vaccini si indebolisce nel tempo, ciò che in realtà intendono è che le prestazioni del sistema immunitario si stanno indebolendo nel tempo. Mi pare piuttosto chiaro ed evidente. Per quanto riguarda i farmaci/vaccini mRNA, una efficacia vaccinale del +50% significa che i completamente vaccinati sono il 50% più protetti contro il Covid-19 rispetto ai non vaccinati. In altre parole i completamente vaccinati hanno un sistema immunitario che è il 50% migliore nell’affrontare il SARS COV-2 e la malattia COVID-19. Un’efficacia del vaccino dello 0% significherebbe che i completamente vaccinati non sono più protetti contro il Covid-19 rispetto ai non vaccinati, ovvero che i vaccini sono inefficaci. In altre parole i completamente vaccinati avrebbero in questo caso un sistema immunitario pari a quello dei non vaccinati nell’affrontare l’infezione. L’efficacia del vaccino del -50% significherebbe che i non vaccinati sono il 50% più protetti rispetto ai completamente vaccinati. In altre parole, le prestazioni del sistema immunitario dei vaccinati sarebbero peggiori del 50% rispetto alle prestazioni naturali del sistema immunitario dei non vaccinati. Pertanto, in questo caso i farmaci/vaccini mRNA avrebbero danneggiato il sistema immunitario. Dubbi in tal senso? L’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito (UKHSA) pubblica un rapporto settimanale sulla sorveglianza dei vaccini, ogni rapporto contenente quattro settimane di dati su casi di Covid-19, ricoveri e decessi per stato di vaccinazione. Ecco i casi di Covid-19 per 100.000 per stato di vaccinazione e per ogni fascia di età superiore ai 18 anni in Inghilterra tratto dal rapporto di sorveglianza UKHSA del vaccino – settimana n. 5. Al seguente link il report completo:
Come si può notare, la percentuale di casi è chiaramente più bassa tra la popolazione non vaccinata in tutte le fasce d’età, con un numero di casi tra la popolazione con la dose booster circa il doppio di quello osservato tra i non vaccinati nella maggior parte dei gruppi di età. Questi dati da soli dovrebbero preoccupare profondamente anche i più accaniti sostenitori dei farmaci/vaccini mRNA. Ora che conosciamo il numero di casi, possiamo provare a verificare con una formula matematica l’efficacia del vaccino Covid-19 ovvero: Tasso di casi non vaccinati – Tasso di casi vaccinati / Tasso di casi non vaccinati = Efficacia del vaccino. I dati inglesi fotografano una situazione piuttosto insolita ed inaspettata in riferimento alle persone che hanno terminato in ciclo primario con due dosi. 1.846,38 – 5.226,1 / 1.846,38 = -183% Significa che l’efficacia media del vaccino Covid-19 in Inghilterra per tutti gli adulti nel suo complesso nel gennaio 2022 è stata meno 183%. In altre parole, le prestazioni del sistema immunitario dei vaccinati sono state – alla luce dei dati forniti – peggiori del 183% rispetto alle prestazioni naturali del sistema immunitario dei non vaccinati.
La più bassa efficacia dei farmaci/vaccini mRNA è stata osservata nella fascia di età 40-49 in Inghilterra nel mese di gennaio 2022, registrando un -209,4%. Per calcolare le prestazioni del sistema immunitario dobbiamo modificare la formula utilizzata per calcolare l’efficacia del vaccino, che diventa allora: Tasso di casi non vaccinati – Tasso di casi vaccinati / più grande del tasso di casi non vaccinati / vaccinati = Prestazioni del sistema immunitario. Proviamo allora a svilupparla numericamente: 1.846,38 – 5.226,1 / 5.226,1 = -65% Si tratta della reale entità del danno causato al sistema immunitario dalla vaccinazione in ciclo primario per fascia di età nel mese di gennaio 2022 in Inghilterra. Ciò significa che le persone che hanno completato il ciclo primario con due dosi hanno visto diminuire fino al 35% la prestazioni del loro sistema immunitario per rispondere a virus, batteri e tumori. Si tratta altresì di dati riferiti ad un solo mese e quindi sarebbe opportuno verificare se le prestazioni del sistema immunitario tra la popolazione completamente vaccinata diminuisce in realtà di settimana in settimana. Se analizziamo i numeri di casi rilevati dai precedenti rapporti di sorveglianza del vaccino UKHSA, siamo in grado di monitorare l’efficacia del vaccino e le prestazioni del sistema immunitario dei vaccinati negli ultimi mesi. Siamo d’accordo su questo? Possiamo scaricare di seguito i files in formato pdf
Ecco calcolata l’efficacia del farmaco/vaccino mRNA alla luce dei dati forniti dall’Ente di Sorveglianza inglese.
Come si può rilevare agevolmente, la fascia di età 40-49 ha avuto la performance del sistema immunitario del -60% circa onde per cui il ciclo di vaccinazione primario ha indebolito le persone vaccinate nel rispondere efficacemente ad eventuali infezioni virali, ivi compreso il SARS COV-2. Ma la popolazione vaccinata con ciclo primario ha anche il più alto tasso di mortalità in ogni fascia di età ad eccezione dei 18-29 e dei 40-49 anni. Possiamo altresì statisticamente attenderci che nelle prossime settimane quel tasso peggiorerà dimostrando in modo inconfutabile che i farmaci/vaccini mRNA non soltanto non sono efficaci ma sono anche pericolosi e peggiorano il nostro sistema immunitario. I dati rilevano quindi che i vaccini Covid-19 causano danni al sistema immunitario che peggiorano di settimana in settimana. Gli over 80 registrano una performance del sistema immunitario del -52,4%, la fascia di età 70-79 registra ancora una prestazione del sistema immunitario del -49,2%. I dati ci dicono in modo affidabile e stabile a livello matematico che i farmaci/vaccini mRNA hanno causato ad alcuni anziani e vulnerabili la degradazione della capacità del sistema immunitario di rispondere ad attacchi virali con l’aumento vertiginoso della possibilità di morire. Anche i dati forniti dal Public Health Scotland confermano i risultati di cui sopra, mostrando che i vaccini Covid-19 hanno un’efficacia negativa indebolendo il sistema immunitario dei vaccinati che hanno completato il ciclo primario. I dati forniti dal governo del Canada confermano anch’essi che i vaccini Covid-19 stanno indebolendo il sistema immunitario della popolazione. Tornando all’Inghilterra l’Agenzia per la sicurezza sanitaria ha scoperto che i farmaci/vaccini mRNA interferiscono con la capacità innata del corpo dopo l’infezione di produrre anticorpi contro non solo la proteina spike ma altri pezzi del virus. In particolare, le persone vaccinate non sembrano produrre anticorpi contro la proteina nucleocapside, il guscio del virus, che sono una parte cruciale della risposta nelle persone non vaccinate. Vi è di piu’. Lo studio intitolato “Innate Immune Suppression by SARS-CoV-2 mRNA Vaccinations: The role of G-quadruplexes, exosomes and microRNAs” pubblicato il 21 gennaio 22 presenta una serie di prove che le modificazioni genetiche introdotte dai vaccini mRNA Covid-19 hanno conseguenze drammatiche per la salute. Al seguente link puoi leggere lo studio:
I dati ufficiali forniti dai governi di Inghilterra, Scozia e Canada dimostrano che i farmaci/vaccini mRNA hanno un’efficacia negativa. Ma l’efficacia del vaccino come abbiamo visto non è in realtà una misura del vaccino stesso bensì una misura delle prestazioni del sistema immunitario dei vaccinati rispetto alle persone non vaccinate. Ciò significa che il sistema immunitario della popolazione completamente vaccinato è in realtà indebolito e compromesso rispetto al sistema immunitario naturale della popolazione non vaccinata. Ma come dimostrato dai dati di cui sopra, questa degradazione del sistema immunitario sta peggiorando di settimana in settimana, iniziando a tradursi in una performance negativa del sistema immunitario contro la morte tra gli anziani e vulnerabili in Inghilterra e Scozia. Un ulteriore studio scientifico ha inoltre scoperto che i farmaci/vaccini mRNA sopprimono il sistema immunitario naturale con modificazioni genetiche con conseguenze per la salute che includono trombocitopenia immunitaria e miocardite, ovvero malattie autoimmuni. Lo stesso studio ha anche riscontrato un aumento della produzione o della formazione di tumori, che è di nuovo legato a un sistema immunitario compromesso, incapace di rispondere ad alcuni virus che possono causare il cancro. Ricordo ancora una volta che AIDS (sindrome da immunodeficienza acquisita) è il nome usato per descrivere una serie di infezioni e malattie potenzialmente pericolose per la vita che si verificano quando il sistema immunitario è stato gravemente danneggiato. Le persone con sindrome da immunodeficienza acquisita sono ad aumentato rischio di sviluppare alcuni tumori e infezioni che di solito si verificano solo in individui con un sistema immunitario debole e compromesso. Lascio all’attento lettore le conclusioni. Propongo però una risposta plausibile ovvero che i farmaci/vaccini mRNA stanno causando la sindrome da immunodeficienza acquisita.