ESTEROMEDICINA E SALUTE

Gran Bretagna in allarme per il virus killer: “La difterite tornata per colpa dei migranti”

È un avvertimento che non può essere preso alla leggera: i casi di difterite stanno aumentando in Gran Bretagna in modo allarmante a causa delle traversate in barca fatte dai migranti provenienti dall’Afghanistan. Secondo gli scienziati, i focolai di difterite registrati in tutto il Paese nell’ultimo anno sono direttamente collegati all’arrivo di migranti. La difterite è un’infezione batterica altamente contagiosa e anche fatale, ma fortunatamente il Regno Unito è relativamente al sicuro poiché neonati e bambini sono stati vaccinati contro di essa sin dal 1940.

Secondo un recente rapporto della Società europea di microbiologia clinica e malattie infettive, la difterite sta diventando una preoccupazione crescente in Inghilterra. L’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito e i test genomici utilizzati in dieci paesi europei hanno dimostrato che tra il 2021 e il 2022 sono stati registrati 73 casi della malattia – un aumento significativo rispetto ai 12 casi dell’anno precedente.

Le persone non vaccinate sono particolarmente a rischio di contrarre la difterite. Se non trattata con antibiotici, la malattia può causare ulcere sulla pelle, problemi respiratori e danni cardiaci. Pertanto, è importante che tutti sottoponendosi al vaccino per la difterite, soprattutto se si vive in aree con un alto tasso di questa malattia.

L’UK Health Safety Authority ha recentemente riferito che 97% dei casi di difterite nell’ultimo anno sono stati riscontrati tra i giovani maschi afgani di età inferiore ai 18 anni. La maggior parte di questi aveva una storia vaccinale sconosciuta, anche se l’UKHSA sottolinea che questo gruppo potrebbe essere “sovrarappresentato” a causa della maggiore consapevolezza e dell’accertamento dei casi tra questo demografico.

L’infezione da difterite può causare gravi problemi alla pelle, come vesciche, ulcere ed eruzioni cutanee. Il 51% dei casi confermati aveva sintomi cutanei, con vesciche sulle gambe, mani e piedi e ulcere di grandi dimensioni. L’infezione da difterite può essere prevenuta attraverso la vaccinazione, che è essenziale per la previsione di questa malattia altamente contagiosa. Pertanto, è importante che i responsabili della salute pubblica sottolineino l’importanza della vaccinazione contro la difterite.

Lo scorso anno, il Regno Unito ha subito un’impennata dei casi di difterite, una malattia infettiva causata dal batterio Corynebacterium diphtheriae. Secondo un recente studio, circa il 12% dei casi non presentava sintomi, ma sono stati rilevati grazie allo screening o al tracciamento dei contatti. Gli autori hanno affermato che questo aumento è stato causato da un’ondata di migranti che ha raggiunto il paese con piccole imbarcazioni durante l’estate del 2022. La difterite è una malattia che può essere prevenuta con una vaccinazione adeguata, quindi è fondamentale informare la popolazione sui suoi rischi e sintomi.

Un recente studio condotto in Europa ha rivelato una “trasmissione evidente” della difterite tra i migranti, soprattutto a causa della mancanza di un’adeguata vaccinazione. Per evitare future epidemie, i ricercatori hanno raccomandato maggiore consapevolezza tra i medici che assistono i migranti, protocolli di vaccinazione approfonditi e uno screening tempestivo delle persone a rischio. La prevenzione della difterite richiede dunque un’azione immediata per assicurare la salute pubblica all’interno dei paesi europei. Per garantire la sicurezza dei migranti e della popolazione, è necessario che i medici prestino attenzione ai protocolli di vaccinazione e siano pronti a rilevare tempestivamente eventuali focolai di difterite.

Questi casi hanno messo in evidenza la rinascita della difterite, una malattia che era stata sostanzialmente eradicata dalla vaccinazione. La difterite è tornata a far parlare di sé nel Regno Unito nel 2021, con due morti segnalate e una nel 2022. Prima della vaccinazione, c’erano 60.000 casi l’anno, con circa 4.000 morti. Il focolaio rintracciato nel centro per migranti di Manston nel Kent ha messo in luce l’urgente necessità di monitorare ulteriormente la situazione usando la tipizzazione molecolare e approcci genomici. Una squadra d’élite di scienziati europei, guidata da Helena Seth-Smith dell’Università di Zurigo e Sylvain Brisse dell’Institut Pasteur di Parigi, sta lavorando instancabilmente per porre fine alla rinascita della difterite. La vaccinazione è essenziale per l’eradicazione della malattia, ma una vigilanza costante è fondamentale per prevenire ulteriori focolai e morti.