Giulia pensò di abortire perché sapeva da mesi che Impanatiello la tradiva
AGI – Giulia Tramontano sapeva da mesi del tradimento di Alessandro Impagnatiello. Da quasi due anni e mezzo, da quando, cioè, era iniziata la loro convivenza. A raccontarlo ai carabinieri è stata Chiara Tramontano, sorella della giovane donna incinta di sette mesi uccisa dal fidanzato, ora in carcere.
“Da quando Giulia ha iniziato la convivenza con Alessandro, ovvero nel febbraio 2021, mia sorella mi ha sempre confidato che c’erano delle problematiche sentimentali con il compagno, perché spesso era assente per lavoro e lei rimaneva a casa da sola” ha detto il 29 maggio parlando della sorella che, in quel momento, non si sapeva ancora fosse stata uccisa dal fidanzato.
Lo scorso gennaio Giulia confidò alla sorella che il fidanzato la tradiva. “Alessandro le aveva confidato di avere – ricorda Chiara – una relazione sentimentale con un’altra ragazza e che, per via di questa situazione, stava pensando di abortire in quanto era incinta di Alessandro”. Delle difficoltà con Impagnatiello Giulia parlò anche il mese successivo coi genitori.
“Fin dall’inizio non ho mai avuto una grande stima di Alessandro, cosa questa fatta notare anche a Giulia” ha raccontato Chiara ai carabinieri di Senago (Milano) che da 24 ore indagavano sulla scomparsa della 29enne. “I rapporti tra me e mia sorella – mette a verbale Chiara – rimanevano sempre quotidiani tramite messaggi o chiamate ma, il 5 aprile 2023 io e Giulia abbiamo avuto una discussione perché lei mi riferiva che, a distanza di qualche giorno, sarebbe andata qualche giorno a Ibiza insieme ad Alessandro e io non ero d’accordo”.
Per circa un mese i rapporti tra le sorelle si sarebbero “leggermente raffreddati” almeno fino ai primi di maggio “quando entrambe siamo andate a casa dei nostri genitori e in quell’occasione abbiamo ripreso normalmente i rapporti. Da quel periodo fino alle ore 00:57 di sabato 26 maggio abbiamo sempre mantenuto i contatti”.