Fusione Fastweb-Vodafone, il Governo dà l’ok senza riserve
Disco verde dalla Presidenza del Consiglio che non ricorre al golden power, ora la parola passa alle autorità. Si va avanti in linea con le tempistiche previste: il closing entro il primo trimestre 2025. Rangone: “Ben venga il consolidamento, il mercato italiano un unicum”
Sì alla fusione Fastweb-Vodafone: la presidenza del Consiglio di ministri ha dato il via libera all’acquisizione di Vodafone Italia da parte di Swisscom, che nel nostro Paese controlla Fastweb, acquisita nel 2007. L’approvazione è arrivata senza obiezioni, come ha fatto sapere la stessa Swisscom: “In seguito all’annuncio dell’acquisizione di Vodafone Italia diffuso il 15 marzo 2024, Swisscom informa che la Presidenza del Consiglio dei ministri italiana ha approvato l’acquisizione senza riserve, nell’esercizio del golden power”.
Secondo l’intesa raggiunta nei mesi scorsi Swisscom acquisterà il 100% di Vodafone Italia per 8 miliardi di euro, con l’obiettivo di integrarla con la controllata italiana Fastweb.
La Presidenza del Consiglio dei ministri, prosegue la nota di Swisscom, conferma che “l’operazione notificata non determina una minaccia di grave pregiudizio agli interessi nazionali e che, pertanto, non sussistono i presupposti per l’esercizio dei poteri speciali di cui all’articolo 2 del decreto-legge n. 21 del 2012”.
L’acquisizione di Vodafone Italia procede in linea con le tempistiche previste. Il compimento della transazione è tuttora soggetto a ulteriori approvazioni regolamentari e ad altre approvazioni consuete e dovrebbe verificarsi nel primo trimestre 2025.
La legislazione sul golden power riserva al Governo italiano speciali poteri di intervento in determinate transazioni, investimenti o delibere societarie che potrebbero compromettere o pregiudicare gli interessi pubblici essenziali dell’Italia, consentendogli di far valere il proprio veto o imporre speciali condizioni e prescrizioni.
“Ben venga un’operazione di consolidamento di mercato come questa. Il mercato delle tlc si deve consolidare in Italia e in Europa. E si andrà in questa direzione”, è il commento di Andrea Rangone, presidente di Digital360 e professore ordinario di Strategy & Marketing e di Digital Business presso il Politecnico di Milano. In un’intervista con l’Adn Kronos, nel ricordare che “in Italia ci sono 5 operatori mobili, un unicum in Europa”, Rangone evidenzia che “da oltre un decennio le dinamiche del mercato delle tlc sono irragionevoli. Il fatturato degli operatori diminuisce anno dopo anno con alcune eccezioni e si è fortemente ridotta la marginalità di tutto il settore riducendo di fatto enormemente la possibilità di investire in innovazione, nelle reti di nuove generazioni. E questo in un momento in cui le reti tlc di nuova generazione sono alla base di tutto. È quello che chiamo il paradosso delle tlc: un mercato che soffre da anni e si contrae ma un settore che è sempre più cruciale per il Paese”.
Le economie di scala, la struttura dei costi più efficiente e le significative sinergie consentiranno alla newco di generare un elevato valore per tutti gli stakeholder, di sostenere gli investimenti e di offrire servizi convergenti innovativi a prezzi competitivi, migliorando le prestazioni e l’esperienza per i clienti in tutti i segmenti di mercato, ha evidenziato Fastweb nella nota diffusa il 15 marzo scorso, al momento della firma degli accordi vincolanti tra Swisscom e il Gruppo britannico Vodafone.
“La newco sarà commercialmente più resiliente, garantendo così livelli sostenuti di investimento a lungo termine nelle migliori infrastrutture di rete fisse e mobili e in innovazione, contribuendo a colmare il digital divide e ad accelerare la trasformazione digitale del Paese. Dalla transazione nascerà un operatore con asset convergenti e le dimensioni adeguate a competere efficacemente nel mercato e incrementare il livello di concorrenza nel Paese”. E la newco “continuerà, inoltre, a mettere le proprie infrastrutture di alta qualità fisse e mobili a disposizione di terzi per servizi di accesso all’ingrosso”.
Riguardo al mobile e alla banda larga i clienti avranno accesso ad una combinazione di soluzioni basate su fibra e 5G. Le soluzioni Fastweb nel settore della cybersecurity e dell’intelligenza artificiale in mix con le infrastrutture mobili di Vodafone Italia, metteranno a disposizione dei clienti business un più ampio portafoglio di servizi di connettività e Ict attraverso un unico punto di accesso.
“Questa operazione segna un punto di svolta per Fastweb e genererà un valore significativo per tutti gli stakeholder – aveva commentato a marzo l’amministratore delegato di Fastweb, Walter Renna – Grazie alla qualità superiore delle infrastrutture mobili e fisse, l’operatore convergente che risulterà dall’operazione sarà in grado di offrire connettività performante e servizi innovativi a tutti i segmenti del mercato. La newco contribuirà all’evoluzione di questo settore strategico con investimenti significativi in fibra e 5G, servizi innovativi Ict e sicurezza delle infrastrutture, abilitando così una rapida trasformazione digitale delle famiglie, delle imprese e della pubblica amministrazione”.
La newco e il Gruppo Vodafone stipuleranno alcuni accordi di servizio transitori e a lungo termine, tra cui un contratto di licenza che consente l’uso del marchio Vodafone in Italia per un massimo di 5 anni dopo il closing.
“Swisscom opera con successo in Italia fin dall’acquisizione di Fastweb nel 2007 – sottolinea Christoph Aeschlimann, ceo del Gruppo elvetico -. In questo periodo abbiamo generato un solido track record di investimenti e crescita in Italia. La logica industriale di questa fusione è molto solida. Fastweb e Vodafone Italia rappresentano una combinazione ideale per generare un elevato valore aggiunto per tutti gli stakeholder. Di conseguenza, i clienti residenziali e business beneficeranno dell’offerta più completa. Anche Swisscom risulterà rafforzata nel suo complesso, consentendoci di continuare a effettuare investimenti significativi nei mercati svizzero e italiano”. Negli ultimi dieci anni Fastweb ha registrato una crescita di oltre il 50% in termini di clienti, fatturato ed ebitda rettificato.
“Questo è il terzo e ultimo passo nella ristrutturazione delle nostre operazioni europee. Da ora in poi, le nostre aziende opereranno in mercati di telecomunicazioni in crescita – dove occupiamo posizioni forti – consentendoci di offrire una crescita più prevedibile e forte in Europa. Cio è accompagnato dalla nostra accelerazione nel B2B, poiché continuiamo a guadagnare quote in un mercato dei servizi digitali in espansione”, sottolinea la ceo del Gruppo Vodafone, Margherita Della Valle.
“La vendita di Vodafone Italia a Swisscom crea un significativo valore per Vodafone e garantisce che l’azienda mantenga la sua posizione leader in Italia, costruita grazie all’impegno dedicato dei nostri colleghi nel servire i nostri clienti per molti anni. Le nostre transazioni in Italia e Spagna porteranno a 12 miliardi di proventi in contanti immediati e intendiamo restituire 4 miliardi agli azionisti tramite riacquisti, come parte della nostra più ampia revisione dell’allocazione del capitale”.