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Femminicidio a Modena: Anna Sviridenko strangolata dall’ex Andrea Paltrinieri

Medico, due lauree, la spola tra l’Austria e l’Emilia per i suoi bambini: Anna Sviridenko aveva solo 40 anni quando è stata strangolata dal marito 48enne Andrea Paltrinieri. La definivano una mamma super, una donna amabile e gioiosa, una professionista “sempre con il sorriso sulle labbra”

Poche ore prima di essere uccisa Anna aveva ricevuto una bella notizia e l’aveva condivisa con la sorella che viveva in Bielorussia. Prima di morire a Modena, per mano dell’ex marito, in una breve chiamata le aveva detto: “Ho appena vinto la causa per l’affidamento esclusivo dei miei figli”. Poi la linea si è interrotta.

Una separazione difficile

Tanti la apprezzavano e conoscevano la non rosea situazione di Anna. Un calvario iniziato quando la donna aveva iniziato la separazione da Paltrinieri. Da allora, la 40enne si divideva tra la Bassa modenese e l’Austria. Ma lunedì scorso aveva telefonato alla sorella, le stava dicendo che aveva vinto la causa e che avrebbe portato i bimbi a Innsbruck. Poi è caduta la linea e Anna non ha più risposto. La donna viveva da tempo nel terrore di un ex marito che la minacciava spesso che le avrebbe reso la vita impossibile se le avesse tolto i bambini o avesse fatto particolari problemi nella gestione familiare. E lei, un sacrificio dopo l’altro, provava a starci dentro e si divideva tra la città italiana di San Felice, nella bassa modenese e Innsbruck nel fine settimana.

Una spola continua per stare con i propri bambini

Quando lunedì 10 giugno la donna è arrivata dall’Austria – lì come medico, lavorava in una clinica di Innsbruck – stava andando a prendere i figli che avevano trascorso una settimana con il padre. Ricercatrice e pubblicista, a Modena stava prendendo una specializzazione in radiologia. Nel privato, dibatteva invece da due anni con il marito per l’affidamento dei loro due bimbi. E così, in questa ultima spola fino a Cervia, dove il padre aveva portato i piccoli al mare, quando lei stava andando a riprenderli, lui l’ha strangolata. Le ha legato al collo una cintura coprendole la testa con sacco nero e poi è andato a costituirsi ai Carabinieri, con il cadavere in auto.