Favolosa Trento: batte lo Jastrzebski e vince la sua quarta Champions League
Tredici anni dopo l’ultima volta l’Itas si riprende il trofeo europeo e raggiunge Modena e Treviso nell’albo d’oro. Grande prova di Michieletto (Mvp della finale) e Podrascanin
Tripudio Itas Trentino, regina d’Europa per la quarta volta (raggiunge Modena e Treviso nell’albo d’oro della manifestazione). A distanza di 13 anni dall’ultima Champions League e dopo due finali perse contro lo Zaksa nel 2021 e nel 2022, prestazione da urlo per la squadra di Soli, che smonta l’entusiasmo e l’energia dello Jastrzebski dominando la gara di Antalya chiusa con un 3-0 (25-20, 25-22, 25-21) che non ammette repliche. Un successo di squadra, figlio di un gruppo sempre compatto anche nelle ultime settimane di difficoltà, con Sbertoli appena rientrato e Lavia ancora non al meglio. E con la vittoria dell’Itas la Champions torna tutta italiana, cinque anni dopo l’ultima volta. La femminile femminile alle 19 è infatti Milano-Conegliano. Nel 2019 vinsero Civitanova e NovaraLA PARTITA— Nessuno stecca nell’Itas, a cominciare da Michieletto, grande trascinatore con 16 punti, coadiuvato da un ottimo Rychlicki (15). Per lo Jastrzebski, il migliore e Fornal (19), ma la Champions rimane un incubo (seconda finale persa dopo quella dello scorso anno a Torino). Soli parte con il sestetto tipo: Sbertoli-Rychlicki in diagonale palleggiatore-opposto, Kozarmenik-Podrascanin al centro, Michieletto-Lavia laterali con Laurenzano libero. Mendez risponde con Toniutti-Patry, Fornal-Szymura, Gladyr-Huber, Popiwczak libero. Dopo un avvio di studio reciproco, in cui la battuta polacca è annullata dal lavoro in seconda linea di Trento, dal 12 pari l’Itas allunga (17-13), con 3 (1 ace) di Michieletto nel break. Toniutti non trova troppa collaborazione dai laterali, ma con un paio di errori avversari i polacchi rientrano (17-16). Rychlicki e Lavia (sempre lucido) si fanno vedere e Trento scappa 23-18, perché la battuta incide e Michieletto gioca ai suoi livelli, così la squadra di Soli chiude 25-20. Lo Jastrzebski parte forte (0-3 con due muri), ma Trento continua a esserci, con Podrascanin e soprattutto Kozamernik (2 muri nell’immediato 3-3). Rychlicki è più presente (7 punti al 15 pari, ma anche 3 murate subite), mentre i polacchi ritrovano i colpi di Szymura e l’energia di Fornal, ma a muro sono sempre in ritardo sulle scelte di Sbertoli.
Il secondo attacco a terra di Lavia (non al meglio fisicamente, ma un gigante per lucidità e capacità di gestione) nella frazione vale il 19-17 e il timeout Mendez che cambia la diagonale (dentro Macionczyk, che al primo pallone toccato commette un’infrazione di doppia per il 22-18, e Sclater). Non basta contro una Trento che fa tutto bene (muro, difesa, battuta) e con Michieletto che giganteggia (altri 6 per lui) chiude 25-22. Due super difese chiuse da attacchi di Lavia valgono il primo squillo Trento (10-8) con Patry (impalpabile) che lascia il posto a Sclater, ma i campioni di Polonia, lanciati da Fornal (l’unico a continuare a crederci) reagiscono (13-15). Dura poco, perché Sbertoli manda sistematicamente per aria il muro avversario, Lavia non sbaglia una scelta e tutto gira alla perfezione, così i due muri consecutivi di Kozamernik su Huber e Fornal lanciano l’Itas 22-19. Chiude un muro di capitan Podrascanin per il 25-21: un 3-0 senza appelli che fa scattare la festa.