Ennio e Gabriel’s oboe, la clip che spiega la nascita della straordinaria musica di Mission
Giuseppe Tornatore firma il ritratto del musicista più popolare e prolifico del XX secolo, il più amato dal pubblico internazionale, due volte Premio Oscar, autore di oltre 500 colonne sonore indimenticabili. Dal 17 febbraio al cinema.
Giuseppe Tornatore ha collaborato col Maestro – definizione per una volta appropriata – in un arco temporale che va da Nuovo Cinema Paradiso (1988) a La corrispondenza (2016), frequentandolo per circa trent’anni. Nel 2018 ha scritto “Ennio. Un maestro” (Harper Collins), intervista fluviale e conversazione franca, a trecentosessanta gradi: in Ennio ne riprende argomenti, andamento cronologico e tono disteso, modesto, autocritico con cui Morricone si era concesso alle sue domande. Attorno a lui, nel film, una schiera di musicisti, registi, colleghi ed esperti portano testimonianze rilevanti e inerenti una carriera straordinaria, che supera il concetto di prolifico: centinaia le opere firmate, da Il federale (1961) all’unico Oscar vinto per una colonna sonora, The Hateful Eight nel 2016, a 87 anni.
Film dopo film, man mano che la mia conoscenza del suo carattere di uomo e di artista si faceva più profonda, mi sono sempre chiesto che tipo di documentario avrei potuto fare su di lui. E oggi si è avverato il mio sogno.Il regista Giuseppe Tornatore
Presentato con successo Fuori Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia e al Bif&st, il documentario Ennio – di cui vediamo una clip in esclusiva su MYmovies – racconta Morricone attraverso una lunga intervista di Tornatore al Maestro, testimonianze di artisti e registi – come Bertolucci, Montaldo, Bellocchio, Argento, i Taviani, Verdone, Barry Levinson, Roland Joffè, Oliver Stone, Quentin Tarantino, Clint Eastwood, Bruce Springsteen – scene di fiction, musiche e immagini d’archivio.
Distribuito da Lucky Red, Ennio sarà al cinema dal 17 febbraio.