Due casi positivi in classe, le scuole secondarie potranno verificare il Green pass degli studenti per farli restare in presenza
A distanza di un paio di giorni dalla nota dell’8 gennaio, contenente le prime indicazioni operative in applicazione del D.L. n. 1 del 7 gennaio 2022, il 10 gennaio M.I. ha trasmesso una nuova nota riferita specificatamente alla gestione dei casi Covid nelle classi delle scuole secondarie di I e II grado.
LA NOTA DEL 10 GENNAIO 2022
Il Decreto in particolare prevede che, con due casi di positività nella classe, per coloro che diano dimostrazione di avere concluso il ciclo vaccinale primario o di essere guariti da meno di centoventi giorni oppure di avere effettuato la dose di richiamo, si applica l’autosorveglianza, con l’utilizzo di mascherine di tipo FFP2 e con didattica in presenza. Per gli altri soggetti, non vaccinati o non guariti nei termini summenzionati, si applica la didattica digitale integrata per la durata di dieci giorni.
Nella nota dell’8 gennaio si legge che i requisiti per poter frequentare in presenza, seppur in regime di Auto-sorveglianza, devono essere dimostrati dall’alunno interessato e che l’istituzione scolastica è pertanto abilitata a prendere conoscenza dei dati forniti degli alunni.
Ma come si verifica lo stato vaccinale dei ragazzi?
La nuova nota del 10 gennaio spiega che dal giorno successivo alla comunicazione effettuata alle famiglie, il dirigente scolastico, o altro soggetto da lui delegato (personale docente o ATA), dovrà verificare i requisiti previsti dalla norma per la frequenza in presenza degli alunni della classe in questione. Tale verifica potrà essere effettuata, in modalità digitale o cartacea, prendendo visione del Green Pass e/o di altra idonea certificazione, in cui sia riportata la data dell’ultima somministrazione del vaccino o dell’avvenuta guarigione entro i 120 giorni indicati dalla norma citata.
In pratica, anche per gli studenti, per i quali – ricordiamo – non c’è né obbligo vaccinale né obbligo di Green pass, diventa ora essenziale la Certificazione verde da vaccino o guarigione (da meno di 120 giorni, per di più) per poter frequentare la scuola in presenza.
Questo significa che i ragazzi dai 12 anni in su che si sono vaccinati nel primo periodo dell’apertura della campagna vaccinale per la loro fascia di età e che non siano ancora riusciti ad effettuare la dose booster restino di fatto tagliati fuori dalla scuola in presenza per almeno 10 giorni. Si rischia dunque che con due soli casi positivi di fatto le aule restino vuote.
La verifica deve essere quotidiana
Aggiungiamo un’ultima considerazione; la nota del 10 gennaio prevede che la verifica del Green pass dovrà essere effettuata quotidianamente, per i dieci giorni successivi alla presa di conoscenza dei due casi di positività nella classe di appartenenza. Un ulteriore adempimento burocratico che va ad aggiungersi alle già gravose attività delle scuole.
In allegato alla nota: