Dramma nella classica 20 Km. E’ record di malori! Tre infarti e 125 malori improvvisi domenica 13 novembre
Il
lavoro dell’assistenza medica presente nei 20 chilometri dell’impegnativo percorso della storica 20 chilometri Behobia-San Sebastián ha evitato una tragedia in una giornata molto complicata nella prestigiosa corsa basca, alla 57a edizione tenutasi ieri domenica 13 novembre. Non si ricorda una giornata con tanti infarti o seri problemi cardiaci. Spingendo il corpo al limite su un percorso molto duro con temperature fino a 26 gradi in alcuni punti della gara hanno causato momenti che avrebbero potuto portare a più di una tragedia in un giorno che avrebbe dovuto essere una festa popolare.
Secondo gli organizzatori, la colpa è del caldo.
Ieri, domenica 13 novembre, alle nove del mattino i termometri superavano i venti gradi di temperatura non e ciò ha sorpreso gli oltre 25.000 corridori che si sono dati appuntamento ai nastri di partenza della 57a edizione della Behobia-San Sebastiano.
Sono stati tre i casi di arresto cardiorespiratorio che hanno tenuto l’organizzazione in crisi nel corso della giornata. Secondo quanto riferito dai responsabili al Diario Vasco, due di loro si sono ripresi e le loro vite non sono in pericolo, ma lo stato del terzo, ancora ricoverato in ospedale, è “preoccupante e grave”, hanno riferito con un po’ di timore. Uno di loro è stato anche sottoposto ad una TAC alla testa a causa del colpo subito nella caduta.Sebbene l’identità dei corridori sia sconosciuta, sono tutti maschi e hanno un’età compresa tra i 20 ei 60 anni. Dei primi due casi non gravi, uno si è verificato “molto presto” all’altezza di Gaintxurizketa e l’altro “al chilometro 18 nella zona del quartiere Gros di San Sebastian”, hanno riferito alcune fonti.
La Croce Rossa è intervenuta dopo il chilometro sedici, cioè quando ne mancavano quattro per arrivare al traguardo. Durante questi 4.000 metri, ha messo a disposizione degli atleti 200 volontari, ventisei ambulanze, tre ospedali da campo (Ategorrieta, Kursaal e Boulevard), trenta defibrillatori, 19 posti di salvataggio e un centro operativo. Nella gara sono intervenute 18 ambulanze, nove moto d’assistenza, quattro presidi sanitari, due veicoli sociali, altrettante squadre di coordinamento e più di 120 volontari. Il tutto con l’obiettivo di evitare le morti. Ce ne sono state cinque negli ultimi due decenni.
Un altro decesso, di Héctor Vilellas Soro, 27 anni, originario di Tauste (Saragozza) si era verificato nell’ultima edizione (2021). Dopo essere crollato all’altezza di Ategorrieta, il giovane corridore è rimasto per tre giorni ricoverato in terapia intensiva dell’ospedale di Donostia, dove è infine deceduto. Prima, non si registravano decessi dal 2015 quando José Javier Suescun, 31enne della Navarra, venne colpito da un infarto a pochi metri dal traguardo.
Durante la gara di ieri, altre 125 persone hanno dovuto essere curate dai servizi sanitari a causa di malori improvvisi, come riportato dal coordinatore della gara, Iñigo Etxeberria.
La gara di svolge ogni anni nella provincia di Gipuzkoa, nei Paesi Baschi, in Spagna, con partenza da Behobia, nella città di Irun, sulla foce del fiume Bidasoa che segna il confine tra Francia e Spagna e arrivo al capoluogo della provincia di Gipuzkoa, nella città di San Sebastian-Donostia.