Da no-vax ad anti-Zelensky. Virginia Raggi si schiera con Vladimir Putin: “Nazisti in Ucraina, pupazzi di Usa e Soros”
Nuovo polverone per le posizioni di Virginia Raggi, che da no-vax sta ora cavalcando le posizioni anti-Zelensky nella guerra tra Ucraina e Russia. Come svelato da Repubblica l’ex sindaca di Roma, che non si è mai vaccinata e ha sempre tenuto una posizione poco netta sulla questione della protezione dal Covid, adesso ha rilanciato alcuni link, post e video che “spiegano” la verità dietro il conflitto. Pubblicamente l’unico intervento della Raggi sulla questione è quello del 2 marzo, che sollevava dubbi sull’invio di armi alla resistenza di Kiev: “Non ho certezze ma siamo sicuri che sia l’unica soluzione?”.
È invece nella chat di Whatsapp “Quelli che l’M5S” che l’ex sindaca si scatena. Domenica ha inoltrato diversi messaggi con un solo filo comune: la tesi è quella dell’Ucraina che è controllata da un governo eterodiretto da potenze straniere, con il ministero degli Interni di Kiev che controlla “battaglioni nazisti” in riferimento al battaglione Azov. La Raggi ha poi riproposto i discorsi del 2014 di un ex europarlamentare M5S, Dario Tamburrano, durissimo contro chi in Europa e negli Stati Uniti ha “fomentato rivoluzioni colorate, favorendo una nuova guerra fredda, con un milione di rifugiati perseguitati dall’Ucraina costretti a fuggire in Russia”.
Inoltre nei messaggi veicolati dalla grillina, scelta per Expo2030 dal sindaco Roberto Gualtieri, viene “condannata la bulimia espansiva dell’Ue che smania per allargare la sua influenza verso Est anche a costo di prendere sottobraccio un’impresentabile Ucraina, una Ue decisa a fare la guerra commerciale alla Russia anche a costo di imporle sanzioni che danneggiano le economie degli Stati membri, Italia compresa”. Oltre ad un elenco di politici americani e francesi viene citato “il finanziere Soros”. Tutti questi personaggi “avrebbero contribuito a rovesciare il presidente Janukovy, determinato a rinsaldare i rapporti con la Russia. È così salito al potere in Ucraina un governo filo-Usa e filo-Ue. Un’ingerenza negli affari interni di uno Stato sovrano. Non si tratta di essere pro o contro la Russia, ma di essere neutrali e fare gli interessi dei cittadini Ue”. Le chat rivelate da Repubblica che conseguenze avranno?