Cremona, picchia e violenta la moglie davanti alle figlie: lei lo denuncia ma lui le perseguita. Arrestato.
L’uomo era stato condannato per maltrattamenti e violenza sessuale ma era in libertà in attesa della sentenza definitiva. Ora è stato portato in carcere per stalking
Faceva vivere la moglie e le due figlie piccole in un inferno di segregazione, abusi e violenze sessuale. L’uomo, un quarantenne di origini albanesi, era stato condannato per maltrattamenti e violenze sessuali a 8 anni e 6 mesi di carcere, ma era in libertà in attesa della sentenza definitiva. E così ha pensato di rintracciare la moglie, che dopo averlo denunciato si era rifugiata con le figlie di 4 e 10 anni in una comunità.Fortunatamente, gli agenti di polizia della Squadra mobile sono riusciti a intercettarlo e l’uomo è stato portato in carcere, in custodia cautelare, stavolta con l’accusa di stalking.
Le indagini sulla vicenda, iniziate nel 2022 a seguito della denuncia della donna, avevano portato alla luce una realtà spaventosa. L’uomo aveva segregato la moglie in casa, la offendeva davanti ad amici e conoscenti, la minacciava di morte, le aveva rotto il telefono per isolarla e le vietava di andare a lavoro, aveva persino minacciato le maestre delle figlie. Ma quel che è peggio, la prendeva a calci e pugni, le sbatteva la testa contro il muro e la violentava di continuo. In più occasioni davanti alle figlie. Dopo la denuncia erano scappate in una casa-rifugio per recuperare una parvenza di normalità ed erano sempre “scortate” da una rete solidale dei servizi sociali. Ma lui, in attesa della sentenza, continuava a cercarle dappertutto. Solo il salvifico intervento della polizia ha, probabilmente, evitato il peggio.