Commissione Medico Scientifica Indipendente: I vaccinati antiCOVID-19 muoiono più dei non vaccinati
I risultati di un’importante ricerca italiana appena pubblicata sulla rivista scientifica Microorganisms che vede tra gli autori il noto epidemiologo Franco Berrino
Tempo fa fece scalpore uno studio realizzato sulla popolazione di Pescara che confrontava la mortalità totale in base allo stato di “vaccinati” e “non vaccinati” per COVID-19 negli anni 2021-2022.
Gli autori, pur ammettendo una significativa maggior mortalità nei vaccinati con 1 o 2 dosi, concludevano che, più ci si vaccinava dalla 3° dose, meno si rischiava di morire per tutte le cause. In realtà questo studio era viziato da gravi errori metodologici (in gergo epidemiologico bias), al punto che la revisione ha dimostrato esattamente il contrario (qui https://cmsindipendente.it/pubblicazionepescara un’analisi critica di Alberto Donzelli). Tale revisione è stata realizzata da un team di epidemiologi (con il dottor Franco Berrino, già direttore del Dipartimento di medicina preventiva e predittiva dell’Istituto dei Tumori di Milano), matematici e ricercatori, tra cui il dottor Alberto Donzelli della Commissione Medico Scientifica indipendente (CMSi). La ricerca, appena pubblicata sulla rivista scientifica Microorganisms (Alessandria M, et al. A Critical Analysis of All-Cause Deaths during COVID-19 Vaccination in an Italian Province. Micro-organisms 2024, 12(7),1343; https://doi.org/10.3390/microorganisms12071343), mette in evidenza per le persone vaccinate con 1 e 2 dosi un rischio di morte ancora superiore rispetto al lavoro originale, per quelli con 2 o 3 dosi un rischio di morte simile, ma con una piccola ma significativa perdita di speranza di vita.
<Il lavoro è importante perché documenta al meglio delle attuali possibilità che le vaccinazioni antiSARS-CoV-2, ribattezzate antiCOVID-19 da quando è diventato notorio che non proteggano dall’infezione, non hanno protetto neppure dalla mortalità totale, anzi> sottolinea il dottor Donzelli. <In poche parti del mondo i dati sono stati presentati in questo modo fondamentale, e in questo caso anche tenendo conto delle patologie di cui soffrivano i deceduti>. Al punto che scienziati di rilievo mondiale come il matematico e Professore di Rischio Norman Fenton e lo statistico bayesiano Prof. Martin Neil della Queen Mary University di Londra hanno definito questa ricerca “chiaramente lo studio di miglior qualità che abbiamo a disposizione oggi sulla vaccinazione COVID-19”.