Caro energia, Germania: in inverno i riscaldamenti degli uffici non oltre i 19 gradi
Monumenti storici spenti di sera e una temperatura che non superi i 19 gradi negli edifici pubblici e negli uffici durante la giornata. Sono alcune delle misure previste dai due regolamenti approvati dal consiglio di gabinetto di Olaf Scholz, in Germania, per il prossimo autunno-inverno. “La situazione sul piano energetico è di nuovo tesa e il risparmio sul fronte del gas è necessario”, ha detto il vicecancelliere Robert Habeck. Con questi provvedimenti Berlino stima di risparmiare fra il 2 e il 2,5% del gas.
Un primo regolamento sarà in vigore già dal primo settembre: è quello che prevede appunto di tenere spenti gli edifici pubblici e i monumenti, proibendo l’illuminazione “per motivi estetici e rappresentativi” dalle 22 alle 6 del mattino. Le eccezioni sono previste solo in occasione di eventi culturali e feste popolari. Nello stesso pacchetto, che varrà per sei mesi, anche l’obbligo di limitare a 19 gradi la temperatura negli spazi e nei bureau pubblici: ma questo non riguarderà asili infantili, scuole, strutture sanitarie e centri per anziani. Vietato anche riscaldare i luoghi di passaggio degli edifici, come ingressi o corridoi, e l’acqua delle piscine.
Il secondo regolamento contiene invece provvedimenti validi per il medio periodo, e se andrà in vigore (serve l’ok del Senato federale) varrà per due anni a partire da ottobre. “La situazione è critica e il risparmio energetico è necessario”, ha spiegato il vicecancelliere Robert Habeck, affermando che queste misure potranno consentire un risparmio del 2-2,5% del gas.
La Germania ha però ancora una forte dipendenza dal gas russo, e i tagli di Gazprom hanno fatto temere serie difficoltà per il prossimo inverno. I depositi però stanno continuando a riempirsi: martedì è stata superata la soglia dell’80%, e gli obiettivi prescritti per legge (l’85% entro l’1 ottobre e il 95 un mese dopo) potrebbero anche essere raggiunti.
Insieme al collega liberale delegato ai Trasporti, Volker Wissing, il super-ministro dell’Economia e del Clima ha annunciato anche un altro provvedimento importante: una nuova norma permetterà di rendere prioritario il trasporto ferroviario di carbone e petrolio anche rispetto a quello dei passeggeri. Opzione che scatterà solo in caso di necessità, e solo lungo “corridoi speciali”, per “garantire l’approvvigionamento energetico” del Paese. Il governo non sembra temere veri e propri blackout, ma gli esperti segnalano che non sarà possibile riempire tutti i depositi ai livelli prescritti, e si temono disagi regionali.
Nonostante gli sforzi, in Germania è però data ormai quasi per scontata la recessione. Stando all’economista dell’istituto DIW, Marcel Fratzscher, che la ritiene “altamente probabile”, la Germania potrebbe avere 150-200 miliardi di danni dalla guerra in Ucraina a causa di una perdita di 4-5 punti di Pil.