Caro carburanti, Trasportounito proclama lo sciopero dal 18 al 22 luglio.
Trasportounito chiede l’immediata eliminazione della sospensione delle accise e lo sblocco urgente del credito imposta, “indispensabile per la sopravvivenza della stragrande maggioranza delle aziende di autotrasporto”, si legge in una nota.
Non hanno placato del tutto il malcontento gli interventi del governo per contrastare gli effetti del caro carburanti. La proroga del taglio delle accise fino al 2 agosto e l’annunciato sblocco dei 500 milioni in crediti d’imposta in favore delle imprese di autotrasporto, evidentemente, non sono abbastanza per tutti. Così, Trasportounito ha indetto un lungo fermo dell’autotrasporto dal 18 al 22 luglio se non verranno accolte le richieste che l’associazione fa al governo.