ARTE & LIBRIITALIAPERSONAGGI

Carla Mura, l’artista del “filo”

L’artista Carla Mura nasce a Cagliari, dove dai 6 fino ai 18 anni esprime la propria estrosità artistica suonando l’organo elettrico ed esibendosi in tutta Italia. Ma la sua grande passione interiore è legata alla pittura a cui si dedica con fervore esprimendo la propria personalità frizzante.

Abbandonato il nido familiare inizia a dedicarsi esclusivamente alla pittura e il successivo trasferimento a Roma segna profondamente la sua visione artistica. “Non avevo questa grande passione per la musica, invece con la pittura sentivo di avere un feeling speciale. Nella Capitale ho avuto le mie prime soddisfazioni entrando a far parte della “scuderia” dell’illustre critico d’arte Achille Bonito Oliva, fondatore della Transavanguardia. A Roma ho avuto anche il piacere di collaborare con il famoso e compianto Nando Peretti, che nella sua casa di via Margutta esponeva tante tele di amici artisti ed aveva una prestigiosa galleria a Londra. Mi sono dedicata a catalogare circa tremila opere d’arte per la sua attività, un laborioso impegno  che ancor più mi ha avvicinato alla grande arte”.

Contemporaneamente l’artista di origine sarde, affascinata dal mondo della pubblicità, collabora con il noto quotidiano l’Unione Sarda di cui cura l’area commerciale con notevoli soddisfazioni e successo, così come per la sua collaborazione con Epolis di Niki Grauso. Tutto ciò in cui si impegna assume una luce meravigliosa, frutto dell’impegno e della passione che mette in ogni sua attività.

Metropoli green , filo di cotone su legno, cm 80x 80 , anno 2010

E la sua arte si esprime al meglio passando dalla pittura al “filo”. “Dopo un lungo periodo di sola pittura ho iniziato a realizzare le mie opere utilizzando un nuovo materiale da me molto amato, il filo. Ho sempre avuto un mio stile, una mia tecnica, che porto avanti da 24 anni, mi chiamano l’artista del filo. Realizzo passaggi di filo su tele e supporti di legno, con sovrapposizioni da cui vengono fuori architetture e simboli o lavori scape (paesaggi). E’ come se il tempo si fermasse nei miei quadri, realizzo dei frame, fermo immagine, sulla realtà quotidiana

La sua opera è astratta e al contempo legata alla quotidianità, unisce quei fili in combinazioni in cui non sono visibili ma permette di immaginare panorami, aperture su strade e città, finestre di una casa metropolitana, vetri opachi di un vagone di un treno, forse di un autobus, segnati dalla pioggia o dalla polvere stratificata. i nomi delle sue creazioni “Libellula”, “Pullman”, “Metropoli” “ Autoritratto” esprimono il forte legame con l’astratto espresso nell’opera.

Ma la sensibilità artistica di Carla Mura è molto legata anche alla sostenibilità del pianeta: “Da poco ho realizzato un progetto Problem Solving, con 14 tele su temi urgenti, spaziando dall’inquinamento marino agli incendi, alla violenza sulle donne. E c’è un nuovo progetto a breve con nuove prospettive di architettura, con una visione dell’aspetto di cambio di rotta, l’aspetto cromatico è importante e mi interessa molto, l’aspetto di esperienza rispetto al mondo relazionale di oggi nei rapporti tra individui”

Carla Mura vive e lavora in Veneto ma le sue opere vengono esposte in Gallerie di tutta Italia, al Palazzo delle Esposizioni a Roma, a Padova, a Milano, dove nella Galleria Vittorio Emanuele ha una vetrina permanente alla prestigiosa Galleria Vik.