CRONACA E ATTUALITÀESTERO

Cade Damasco, la Siria ai ribelli

Le forze anti-Assad festeggiano a Damasco, l’8 dicembre 2024 (AP Photo/Omar Sanadiki)

Nella notte tra sabato e domenica gruppi armati siriani hanno preso la capitale Damasco e hanno dichiarato che la Siria è «libera», con un’offensiva militare cominciata undici giorni fa. Il dittatore siriano Bashar al Assad ha lasciato la capitale ed è scappato, ma ancora non si sa dove. Il primo ministro del regime di Assad, Mohammad Ghazi al Jalali, ha detto che è disposto a fare una transizione pacifica del potere e ha chiesto a tutti i siriani, compresa l’opposizione, di non compiere violenze e di non danneggiare le istituzioni governative. Le notizie arrivano velocissime, la rapidità dell’avanzata dei ribelli è stata sorprendente anche per chi segue la Siria da molti anni.

Hassan Hassan, esperto di Siria e fondatore del sito New Lines Magazine, ha fatto notare la diversità dei festeggiamenti che si sono tenuti ad Aleppo e a Damasco dopo la conquista delle due città da parte delle forze anti-Assad. Mentre ad Aleppo, presa ormai una settimana fa dai gruppi armati guidati da Hayat Tahrir al Sham (Hts), è stato tutto molto più ordinato, a Damasco le cose sono andate diversamente. Questo perché tra le persone che hanno preso il controllo della capitale siriana non c’erano solo i combattenti di Hayat Tahrir al Sham, ma anche altre forze anti-assadiste provenienti dal sud della Siria, slegate da Hts, oltre che civili della capitale che si sono riorganizzati negli ultimi giorni per far cadere Assad.