“Bus elettrici, tutti bloccati.” La Norvegia lancia l’allarme. Ecco perché si sono “paralizzati”
Qualcuno parla di “paradosso”, ma in realtà era ampiamente prevedibile e non stupisce più di tanto il fatto che le temperature gelide in Norvegia, che in questi giorni oscillano tra i meno 7 e i meno 14 gradi, abbiano di fatto paralizzato la quasi totalità del trasporto pubblico su gomma, dal momento che la flotta degli autobus di Oslo risulta composta in larghissima parte da veicoli elettrici. L’erogazione di energia da una batteria è direttamente proporzionale alla temperatura, un concetto semplice ma enormemente sottovalutato dagli amministratori della capitale del Paese scandinavo. Qui, infatti, per ridurre le emissioni, in ossequio alla vera e propria ossessione “green” che promana anzitutto dalle incessanti sirene dell’Unione europea, i bus elettrici sono diffusissimi ma hanno, naturalmente, una autonomia sensibilmente ridotta in presenza di temperature così basse. Sicché nei giorni scorsi Oslo è rimasta paralizzata dopo che circa 130 autobus elettrici si sono bloccati per le basse temperature: il freddo ha bloccato la gran parte della nuova flotta di Ruter, la società che gestisce gli autobus elettrici di Oslo, aggiungendo questa criticità a quanto stava accadendo dall’inizio di dicembre, con più di 140 partenze di autobus compromesse ogni giorno.