Benetton nella storia! Per la prima volta è agli ottavi di Champions
Nessuna squadra italiana era mai arrivata alla fase a eliminazione diretta della Champions Cup, è successo in una fredda – ma per certi versi caldissima – serata di Treviso, valida per l’ultima giornata della fase a gironi. Decisive le mete di Niccolò Cannone e Bernasconi, i calci di Albornoz e Smith e la scelta di Bortolami di tenere in panchina Ruzza, Lamaro e Negri per poi usarli nell’ultima mezz’ora per ribaltare la partita. Il Benetton conquista il terzo posto nel girone a 6 squadre superando Bath, Clermont e Bristol in classifica. Gli ottavi di finale si giocheranno nel weekend del 4, 5 e 6 aprile, dopo il Sei Nazioni.
Il match comincia nel modo peggiore: Kerr-Barlow interviene in maniera pericolosa sulla testa di Menoncello e lo mette fuori causa. Il mediano neozelandese viene “solo” ammonito (lo salva il fatto che l’azzurro si sia abbassato) e lascia i suoi in 14 per 10 minuti, ma il Benetton perde definitivamente il miglior giocatore dell’ultimo Sei Nazioni, che non supera il controllo per la commozione cerebrale e viene sostituito da Marin. I biancoverdi (per l’occasione in maglia multicolor) accusano il colpo e nonostante l’uomo in più vengono puniti due volte da Hastoy, che trova i due piazzati del 6-0. Il match sembra in salita, ma nel momento più delicato sale in cattedra Niccolò Cannone, che prima recupera un pallone fondamentale nella metà campo francese, poi finalizza l’azione della meta del 7-6 con trasformazione di Albornoz, che poco dopo allunga con altri 3 punti. La Rochelle, però, è tremendamente cinico: basta un errore per rovinare tutto, e purtroppo lo commette Rhyno Smith che manca colpevolmente il placcaggio su Nowell gli permette di marcare in bandierina per il controsorpasso. La seconda parte del primo tempo è tesa e povera di occasioni, ma nel finale una grande mischia conquista il calcio del 13-11 messo dentro dall’estremo del Benetton, Smith.
A inizio ripresa Albornoz mette dentro altri 3 punti, poi però un errore di Alessandro Garbisi – che si fa intercettare un passaggio delicatissimo da Nowell – regala ai francesi la prima opportunità del secondo tempo. Inevitabilmente, arriva la meta con Kerr-Barlow dopo la solita carica straripante di Atonio, che porta a spasso tre avversari prima di concedere al mediano la palla del pareggio, che un minuto dopo diventa vantaggio con la facile trasformazione di Hastoy per il 18-16. Il match diventa sempre più teso, e più che le mani cominciano a contare soprattutto i piedi: Rhyno Smith trova un grandissimo calcio da metà campo per il controsorpasso, e in teoria metterebbe dentro anche quello dell’allungo al 54’, ma si dilunga troppo nella preparazione e fa scadere i 60 secondi a disposizione. È l’inizio di un minuto senza senso: La Rochelle va dall’altra parte, conquista un calcio di punizione, lo batte velocemente con Kerr-Barlow e segna. Hastoy trasforma per il 25-19, tutto da rifare per i biancoverdi. l’assalto— Dopo il clamoroso regalo fatto ai francesi il Benetton ritrova lucidità e dà il via all’assalto finale: Smith ha a disposizione un altro piazzato e stavolta affretta i tempi e trova i pali per il -3. Subito dopo però i biancoverdi restano temporaneamente in 14 per un placcaggio “a ribaltare” di Zilocchi su Alldritt. Ancora una volta, come nel primo tempo, nel momento più difficile il Benetton viene fuori: invenzione di Smith che prima calcia nei 22 avversari e poi va a placcare Nowell. Lamaro mette le mani sul pallone e conquista il calcio del pareggio. Il Benetton nel finale sembra averne di più, complice la scelta di Bortolami di tenere in panchina Ruzza, Lamaro e Negri e metterli dentro a mezz’ora dalla fine. Sono proprio Ruzza e Negri ad ispirare l’azione della meta di Bautista Bernasconi. Proprio Negri spegne l’assalto francese con un grandissimo placcaggio su Botia, lo stesso fa Ruzza con un grandissimo intervento. Finisce 32-25, per la prima volta nella storia il Benetton è agli ottavi di Champions.