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Appello di mille esperti di Intelligenza Artificiale (tra cui Musk): “Fermiamoci per 6 mesi o tutto può sfuggire di mano”

Gli apprendisti stregoni dell’intelligenza artificiale ora sono preoccupati. Il genio è uscito dalla lampada e rischia di diventare incontrollabile. Così un migliaio tra ricercatori e manager tra cui svetta il patron di Tesla e Twitter Elon Musk, chiedono una “pausa” di sei mesi nello sviluppo dei sistemi di intelligenza artificiale avanzati come ChatGPT. Un time out che dovrebbe servire per fermare quella che definiscono una “pericolosa” corsa agli armamenti. La richiesta è contenuta in ana lettera aperta pubblicata da Future of Life Institute, e ripresa dal quotidiano britannico Financial Times. Oltre 1.100 firmatari spiegano come “negli ultimi mesi c’è stata una corsa fuori controllo dei laboratori per l’intelligenza artificiale a sviluppare e dispiegare potenti menti digitali che nessuno, neanche i creatori, possono capire, prevedere e controllare. Possono comportare gravi rischi per la società e l’umanità”. I sottoscrittori chiedono quindi “a tutti i laboratori di intelligenza artificiale di fermarsi immediatamente per almeno sei mesi nell’addestrare i sistemai di IA più potenti come GPT-4. La pausa dovrebbe essere pubblica, verificabile e includere tutti. Se non sarà attuata rapidamente, i governi dovrebbero intervenire e istituire una moratoria”, si legge nella missiva.

Tra i firmatari della lettera ci sono anche due dei massimi esperti di queste tecnologie ossia Stuart Russell e Yoshua Bengio, i fondatori di Stability AI and Character.ai, alcuni cofondatori di Apple tra cui Steve Wozniak, Pinterest e Skype oltre a Max Tegmark, del Massachusetts Institute of Technology oltre a numerosi ingegneri di Microsoft, Google, Amazon, Meta e DeepMind. Una settimana fa Alphabet (Google) ha presentato la sua versione di Intelligenza artificiale, sviluppata per sfidare ChatGPT in cui ha investito la rivale Microsoft. L’Unione europea sta preparando un regolamento per l’uso dell’Intelligenza artificale in Europa, con sanzioni per le aziende che violano le norme.