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Anthony Gobert in fin di vita. I fratelli: “In ospedale con cure palliative”

I fratelli Aaron e Alex hanno svelato le condizioni dell’ex pilota: “È nelle fasi finali della sua vita a seguito di una breve malattia. Renderemo noti gli sviluppi”. Anthony è stato un’icona della Superbike con il suo stile tutto genio e sregolatezza

Anthony Gobert è in fin di vita. La terribile notizia scuote il mondo del Motorsport di cui l’australiano, 48 anni, ha fatto parte dal 1994 al 2006, scrivendo pagine memorabili tra 500, Superbike e 8 Ore di Suzuka. L’annuncio è arrivato da Aaron e Alex, fratelli dell’ex pilota, attraverso un post su Facebook nelle ultime ore: “Con tristezza annunciamo che Anthony è attualmente ricoverato in ospedale per cure palliative ed è nelle fasi finali della sua vita a seguito di una breve malattia. Forniremo tutti gli aggiornamenti disponibili a tempo debito”.

DIFFICOLTÀ— Il messaggio di Aaron e Alex si sofferma anche su aspetti delicati: “In questo momento difficile, i video di Anthony distribuiti durante quello che è stato un periodo estremamente travagliato della sua vita sono profondamente preoccupanti. Allo stesso tempo, a nome suo, dobbiamo ringraziare i suoi numerosi sostenitori durante tutta la sua carriera agonistica”. Un riferimento alle recenti vicende che hanno visto protagonista in negativo l’ex pilota. Nel 2019, infatti, Anthony finì in terapia intensiva dopo essere stato colpito con una mazza da baseball nella sua dimora. Un regolamento di conti in seguito a una rissa in cui era stato coinvolto Gobert dopo la cena in un ristorante.

TRIBUNALE E DROGHE— In precedenza il pilota australiano era anche finito in tribunale perché colto alla guida con la patente scaduta ed era stato condannato per aver derubato alcuni dollari a un pensionato 70enne e a una donna di 31 anni a Surfers Paradise: all’epoca Gobert era disoccupato e stava facendo domanda per un lavoro in un fast food. Gobert è finito anche nel tunnel dell’alcol e delle droghe, ammettendo di essere dipendente dall’eroina, ma in qualche modo sembrò poter gestire la sua vita scombussolata.

GENIALE— Otto le vittorie di Gobert in Superbike, dove ha corso dal 1994 al 2000. Pochi successi, ma sufficienti per consacrarlo come uno dei più grandi talenti puri. Genio e sregolatezza, con un potenziale enorme, ma non pienamente espresso tra eccessi in pista e fuori. Alla seconda presenza nel Mondiale delle derivate di serie 1994, da wild card, sul circuito di casa a Phillip Island, sorprese tutti: pole, terzo posto in gara 1 e vittoria nella manche seguente in sella a una Kawasaki. Esaltante la stagione seguente, corsa per intero: Anthony chiuse quarto con due successi. Ottavo e ancora a segno nell’annata seguente, pagò due squalifiche per doping tra 1997 e 1998, che gli tarparono ali in 500. Scontata la pena sportiva, nel 1999, tornò a brillare in Superbike con una Ducati. L’anno successivo, invece, si esaltò con un’impresa memorabile, portando alla vittoria in gara 1, a Phillip Island, la Bimota tra le derivate di serie dopo 11 anni. Un trionfo memorabile, dato che Gobert rifilò ben 29″ al campione del mondo Carl Fogarty. Poi il lento declino, intervallato da qualche sprazzo della sua infinita classe.