Addio siringhe di insulina per chi ha il diabete: l’incredibile scoperta scientifica
La scienza continua a studiare sempre nuove cure e soluzioni efficaci: la scoperta che può rivoluzionare la terapia per chi ha il diabete.
La nostra salute è importante e prendersene cura fondamentale, soprattutto se si desidera vivere il più a lungo possibile. Per chi soffre di patologie come il diabete, l’attenzione deve essere ancora più elevata, perché basta poco per rischiare anche la vita, in taluni casi. il diabete è una patologia cronica che ha a che fare con una presenza di eccessivi livelli di glucosio nel sangue.
Questa presenza elevata è detta iperglicemia. La causa è una quantità o funzione dell’insulina che subisce un’alterazione. Per capire se si ha il diabete, ci sono dei sintomi molto chiari a cui prestare attenzione. Un primo segnale è la stanchezza, che non va presa sotto gamba. Altro sintomo è un consistente aumento del volume delle urine, e soprattutto una forte sete.
Diabete, la scoperta scientifica che può cambiare il modo di usare l’insulina
Non solo, perché oltre a ciò si assiste anche a perdita di peso, dolori addominali, aumento dell’appetito, nausea, vomito, e problemi anche per quanto concerne la vista, che appare offuscata. Anche l’alito cambia, e diventa acetonemico. Chi soffre di diabete sa che ogni giorno deve fare delle punture di insulina per monitorare i livelli di zuccheri nel sangue.
Per questa puntura si usano aghi o microinfusori, ma le cose potrebbero cambiare in futuro. La scienza, infatti, prosegue nei suoi studi per consentire alle persone di avere cure sempre migliori. È in corso di test, per ora solo sugli animali, l’insulina smart. Si tratta di un farmaco che si assume per bocca e che è frutto di uno studio pubblicato su Nature Nanotechnology.
Gli esperti hanno rivelano di aver sintetizzato un rivestimento che protegge l’insulina dalla disgregazione da parte degli acidi gastrici durante il suo percorso attraverso il corpo umano, “mantenendola al sicuro fino a quando non raggiunge la sua destinazione, cioè il fegato“, spiegano gli esperti. In sostanza, si tratta di un metodo molto più preciso per assumere insulina, in quanto riesce a farla andare in circolo in modo molto più rapido in tutto l’organismo e nelle zone che la necessitano.Inoltre, in questo modo, diminuisce il pericolo di un abbassamento della glicemia. Per il momento i test sono eseguiti solo su animali, con risultati buoni. Da quanto si apprende, i test sull’uomo cominceranno nel 2025.