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A Torino e Genova due grandi mostre sull’unica pittrice donna degli Impressionisti

Nell’anno dedicato all’Impressionismo, la GAM di Torino e il Palazzo Ducale di Genova omaggiano l’unica artista donna tra i fondatori del movimento. Dipinti, incisioni e documenti d’archivio restituiscono al pubblico un ritratto veritiero della “pittrice della luce”

Stanchi di sottostare alle rigide regole dell’Accademia, un gruppo di giovani artisti realizzò una mostra nel laboratorio fotografico di Nadar a Parigi, il 15 aprile del 1874. I dipinti di Claude Monet, Pierre-Auguste Renoir,Edgar Degas, Camille Pissarro, Alfred Sisley e Paul Cézanne – insieme ai lavori di altri 24 artisti rifiutati dal Salon ufficiale – fecero scalpore presso la critica parigina, incapace di leggerne lo stile innovativo di quello che sarà conosciuto a livello internazionale come Impressionismo. Tra questi dissidenti c’era anche Berthe Morisot (Bourges, 1841 – Parigi, 1895), l’unica pittrice donna tra i fondatori del movimento. Grande interprete della nouvelle peinture, Morisot ha rivestito un ruolo importante nell’affermazione del nuovo stile, partecipando a sette delle otto mostre che si sono tenute tra il 1874 e il 1886 (mancando nel 1879 per la nascita della figlia). Sebbene fosse la moglie di Eugène Manet – fratello di Édouard –, Berthe ha condotto autonomamente la sua carriera di pittrice, affermandosi con il suo tratto delicato e i suoi colori luminosi. Ora, nell’anno in cui ricorrono i 150 anni dalla nascita dell’Impressionismo, Torino e Genova la omaggiano con due grandi mostre autunnali, rispettivamente alla GAM – Galleria d’Arte Moderna e al Palazzo Ducale

Berthe Morisot in mostra a Palazzo Ducale di Genova

La prima grande mostra dedicata alla figura di Berthe Morisot, dal titolo Impression Morisot, sarà ospitata a Palazzo Ducale di Genova dal prossimo 11 ottobre 2024 (e fino al 23 febbraio 2025). Più di 80 opere saranno riunite negli spazi storici dell’Appartamento del Doge tra documenti fotografici e d’archivio, ripercorrendo la carriera e la vita privata della pittrice della luce, grazie alla guida curatoriale di Marianne Mathieu, tra le più rinomate esperte dell’opera di Morisot.